Gli italioti, con la loro
caratteristica superficialità, hanno votato dei partiti che non si limitano a
essere delle normali forze politiche, ma che traggono ispirazioni dal fascismo.
E quindi sono tendenzialmente antidemocratici. Vogliono avere tutto il potere per
cambiare le regole della democrazia e imporre un nuovo e vecchio autoritarismo.
Un po’ come è successo in Ungheria o in Polonia.
La pretesa di stravolgere
la costituzione per eleggere un premier forte, che accentra tutto il potere su
di sé, che cosa è se non un neo-fascismo?
I segnali ci sono tutti:
dalla occupazione totalitaria della Rai (che è diventata il loro megafono
facendo tacere chi la pensa diversamente, caso Scurati) alla galera per i giornalisti
(quattro anni), dall’abolizione dell’abuso d’ufficio (che pure è il reato più
diffuso) alla normalizzazione dei giudici (per mano di Nordio che era il
giudice preferito da Berlusconi), dalla diminuzione delle intercettazioni (con
cui si smascherano i delinquenti) all’introduzione degli anti abortisti nei
consultori in cui si va ad abortire alla querela degli intellettuali che
criticano il governo (caso Canfora che ha definito la Meloni “fascista nell’anima”),
dallo sdoganamento dei saluti fascisti alle celebrazioni del compleanno di
Hitler, dalla legittimazione degli evasori fiscali al rifiuto di tassare le
banche e i veri ricchi.
Come è facile per un popolo
incosciente come gli italiani scivolare in un regime autoritario! In pochi mesi
cambia tutto. E questa volta i responsabili sono gli elettori che, pur di
cambiare, hanno eletto con leggerezza partiti anti-democratici.
Se facciamo il confronto
con la Francia (in cui il diritto all’aborto è stato messo in costituzione), ci
rendiamo conto di quanto siamo regrediti.
La Meloni, che fa la furba,
dice che non è lei a ordinare direttamente le operazioni antidemocratiche, ostili
alle donne (confermando che le donne sono le peggiori nemiche delle altre
donne), ma questo succedeva già durante il fascismo, in cui erano gli scagnozzi
del regime a compiere i delitti peggiori. Perché gli sgherri sono sempre più
realisti del re.
Del resto, chi ha raggiunto
posizioni di potere grazie al servilismo, alle parentele o all’ideologia, è
sempre più zelante dei leader. Perché deve mantenere il posto ottenuto
immeritatamente.
Per esempio, la vicedirettrice
del Tg1 ha detto che “l’aborto è “un omicidio, non un diritto”, il che ci
spiega perché ha ottenuto quel posto: per consonanza di idee.
Spero che gli italioti
incomincino a capire chi hanno eletto e che votino di conseguenza alle prossime
elezioni europee, dando un preciso segnale alla Meloni. Se non lo faranno, la
decadenza dell’Italia sarà inarrestabile… morale ed anche economica.
Ricordatevi che questi
partiti sono sempre dalla parte dei ricchi, dei potenti e dei padroni, e si
servono dei cittadini ingenui per togliere loro ogni libertà.
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