Il
ritmo della danza cosmica
Quando l’evangelista Giovanni scrive che “il
Verbo era Dio” e che “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”
dice chiaramente che la Parola (il
Logos) è ciò che crea tutte le cose. La “Parola” cioè il concetto, cioè
la mente, cioè la coscienza.
Ma che cos’è la coscienza? La coscienza è la
scissione primaria di quel monolite che è l’unità di materia e spirito. Questa
è la prima scissione che, come in una reazione a catena, crea tutte le altre
suddivisioni a coppie. Ma le coppie, pur essendo differenziate e contrastanti,
restano unite in un duo dinamico che si chiama diade.
L’universo inizia da e con una diade, che
mette in moto la materia, l’energia, la mente, il divenire e il tempo. Possiamo
anzi dire che la coscienza, in quanto divisione-sdoppiamento di un’unità è ciò
che ci dà l’impressione del tempo e del divenire. Che non sono fuori dalla
coscienza, ma dentro!
Quindi, tutto è creazione della coscienza ed
è come un gigantesco sogno, che
terminerà, per ognuno di noi, con la morte.
La creazione-divenire non avviene però a
casaccio, ma secondo certe leggi. Avendo un’origine duale e mantenendo sempre
questo schema diadico, segue la legge di tutte le diadi; ossia conserva il
rapporto fra due polarità che devono muoversi all’unisono, come due ballerini in
una danza o un pendolo che oscilla avanti e indietro o due pugili che si
affrontano.
Tutto però è mobile e tutto deve conservare
un ciclo, altrimenti la danza finisce. Prima un ballerino avanza e l’altro
indietreggia, poi il secondo ballerino avanza e l’altro indietreggia. Tic toc,
è un movimento pendolare!
Questo tipo di movimento è noto come
movimento progressivo e regrediente. Ad esempio, in molti stili di danza come
il tango, il valzer o la salsa, i partner si muovono insieme lungo la pista da
ballo alternando passi in avanti e indietro. Questa dinamica di avanzare e
retrocedere è una caratteristica comune del ballo di coppia e contrassegna una connessione
e un'armonia tra i ballerini.
Ma l’avanzare e il retrocedere dei due deve
avvenire secondo un ritmo preciso, e questo ritmo si accorda a una musica – la musica
delle sfere, la musica dell’universo, la vibrazione o oscillazione universale.
C’è un ritmo nelle cose, ossia nelle
interazioni di forze uguali ma contrapposte. E dunque c’è un ritmo nella
materia, nella mente, nelle sensazioni, nella mente, nella coscienza e negli
eventi.
Gli eventi non accadono a caso, ma secondo
un moto oscillatorio, per cui all’avanzare di uno dei due poli, deve
corrispondere un retrocedere dell’altro, che, subito dopo, deve ri-avanzare. Il
tutto è espresso dal simbolo dinamico dello yang/yin, le due polarità unite ma contrapposte
che rappresentano le forze in gioco – tutte le forze, tutti i processi, materiali
e mentali.
Non per nulla, la linea che li divide è una
sinusoide che rappresenta un’oscillazione, un’onda, una vibrazione. Una
sinusoide rappresenta un movimento oscillante che varia nel tempo secondo una
funzione sinusoidale. Questo tipo di movimento è caratterizzato da
un'alternanza regolare tra valori massimi e minimi lungo un asse, come ad
esempio l'oscillazione di un pendolo, il movimento di un'onda o il suono prodotto
da un'onda sonora.
Anche gli eventi seguono questo ritmo: se
compio un’azione buona, deve essere messa in moto un’azione contraria, e
viceversa, semplicemente per mantenere l’equilibrio della diade. Noi di solito
non mettiamo in relazione gli avvenimenti, ma questa relazione inversa esiste
ed è verificabile da chiunque. Ed è per questo che non ci liberiamo mai dal
male o dall’odio, quando facciamo il bene o l’amore.
Pensateci.
Per liberarvi delle reazioni sgradite o
spiacevoli, dovreste liberarvi delle azioni gradite o piacevoli. O, comunque,
trovare un punto di equilibrio, il che significa che non dovrete agire in modo
squilibrato.
La vita è meravigliosa. Per questo è
terribile.
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