Se anche il DNA, il codice genetico che è il fondamento della riproduzione della vita, ha una struttura duale e dinamica, essendo costituito da due filamenti che si attorcigliano l’uno attorno all’altro a forma di doppia elica, utilizza un sistema di triplette per codificare gli amminoacidi che costituiscono le proteine e si serve di quattro tipi di basi azotate (adenina, citosina, guanina e timina), per arrivare a 64 possibili combinazioni, e se questo meccanismo, con questi stessi numeri, era già stato immaginato migliaia di anni fa dagli antichi taoisti per pensare l’interazione fra due forze fondanti (yang e yin), vuol dire che la vita segue questo modello per creare le sue strutture in tutti i campi, da quello fisico a quello psichico, da quello esterno a quello interno, dalle strutture conoscitive agli avvenimenti. Tutto si svolge secondo queste regole.
Il DNA può essere
considerato un sistema dinamico in quanto è soggetto a una serie di processi
che ne modificano la struttura e la funzione nel tempo, come la replicazione,
la trascrizione e la riparazione. Se consideriamo la doppia elica del DNA e il
modo in cui le informazioni genetiche sono codificate e utilizzate, potremmo
estendere il concetto di dualità per descrivere le due funzioni complementari
del DNA: conservare l’informazione genetica e servire come modello per la
sintesi di RNA e proteine.
In questo senso, il DNA ha un ruolo duale: da un lato, è un archivio stabile di informazioni; dall’altro, è un modello dinamico che guida i processi cellulari. Questa
“dualità” è fondamentale per la vita, poiché permette alle cellule di mantenere la loro identità genetica e al tempo stesso di adattarsi e rispondere ai cambiamenti ambientali.
Benché la sua struttura di
base sia relativamente stabile, le interazioni e le funzioni del DNA sono in
continuo cambiamento e adattamento. Questo include la trascrizione del DNA in
RNA, la replicazione del DNA durante la divisione cellulare, e le modificazioni
chimiche che possono alterare l’espressione genica. Inoltre, il DNA può subire
danni e riparazioni, che sono processi dinamici essenziali per il mantenimento
dell’integrità genetica.
La doppia elica del DNA è stabilizzata dai legami idrogeno tra le basi azotate, ma la sequenza dei nucleotidi (che costituisce il codice genetico) è soggetta a cambiamenti nel
tempo, come le mutazioni (l’I Ching = il Libro delle mutazioni), che sono un esempio di dinamicità a livello molecolare. Inoltre, il DNA è coinvolto in una
varietà di processi cellulari che sono dinamici per natura, come la regolazione dell’espressione genica e la risposta a segnali esterni.
Ma io voglio notare che
nell’antico simbolo dello yang/yin, c’è proprio il disegno di una doppia elica,
il che è stupefacente.
Che cosa significa questa “coincidenza” se non che lo schema fondamentale (duale, dinamico, contrapposto e complementare) del mondo è sempre lo stesso. Un codice immaginato migliaia di anni fa e un codice scoperto pochi decenni fa sono identici!
Io
questa rappresentazione la chiamo “diade” indicando un’interazione dinamica fra
due forze accoppiate e di uguale identità, ma contrastanti – schema che ritrovo
dappertutto.
Faccio
inoltre notare che la forma a elica del DNA e del simbolo yang/yin può essere
considerata una sinusoide, la quale indica un movimento ad onda che segue la
legge matematica della funzione seno o coseno, confermano la natura ondulatoria,
vibrazionale e oscillante di tutto ciò che esiste.
"Ondulatorio", "vibrazionale" e
"oscillante" sono concetti correlati (anche se non completamente
equivalenti).
"Ondulatorio" si riferisce ai movimenti o alle
propagazioni di onde, come ad esempio le onde sonore o le onde
elettromagnetiche.
"Vibrazionale" si riferisce specificamente al
movimento che avviene quando un oggetto oscilla avanti e indietro attorno a un
punto di equilibrio. Ad esempio, le vibrazioni di un diapason o di una corda di
una chitarra.
"Oscillante" si riferisce al movimento periodico di
avanti e indietro tra due posizioni estreme intorno ad un punto di equilibrio.
Le oscillazioni possono essere lineari, circolari o semplicemente andare avanti
e indietro.
In conclusione, la natura è dinamica ma unitaria ed
essenziale. I suoi schemi si ripetono in ogni campo della realtà, come vedremo.
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