mercoledì 12 giugno 2024

Un Dio imperfetto

 

L’universo ha proprio l’aspetto di uno che si è fatto da solo: qualcosa fatta bene e qualcosa fatta male, qualcosa di riuscito e qualcosa di fallito, qualcosa di curato e qualcosa di fatto alla carlona. Se pensate che un Essere perfetto e onnipotente abbia creato tutto questo, tra esplosioni, fuochi, fiamme, estinzioni di massa, buchi neri, una stella che mangia l’altra, galassie che si scontrano e catastrofi cosmiche, vi dovete ricredere. Un Essere perfetto non avrebbe creato malattie, metodi di selezione a scapito del più debole, bambini che nascono con terribili malformazioni, cancri vari che ci corrodono, demenza, invecchiamenti, prove e tentativi, pentimenti, ripensamenti, sbagli evidenti e ritorni indietro e infine la morte.

Ha piuttosto l’aspetto di uno che dice: vediamo se ce la faccio, vediamo se va bene, vediamo come riesce… ecc. Va avanti come tutti noi, senza sapere se funzionerà e come finirà. Una specie di apprendista stregone.

E, comunque, questo Dio perfetto chi l’avrebbe creato? Mi risponderete che si è fatto da solo.

Vedete che alla fine - anzi all’inizio -, dovete ammettere che c’è qualcuno o qualcosa che si è fatto da solo? Alla bell’e meglio?

Un lavoro fatto "alla bell'e meglio" non è un lavoro perfetto, sicuramente. Ma è come dire che si fa quello che si può.

Qualche volta è un rimedio temporaneo, dovuto all'emergenza, in attesa di poter trovare una soluzione definitiva.

Perché l’universo non appare perfetto, ma parecchio imperfetto, incompiuto.

Infatti, se incontrassi Dio in persona, gli domanderei: “Ma non si poteva fare qualcosa di meglio?”

Nessun commento:

Posta un commento