“Le note trasmesse da uno
strumento musicale scatenano nell’aria circostante un’invisibile perturbazione
o una turbolenza, sotto forma di rapide onde longitudinali di compressione e
rarefazione simile a quelle di una molla in oscillazione. Tali vibrazioni,
raccolte dalle membrane timpaniche, si trasformano in chi ascolta in stimoli
elettrici per il cervello, il quale infine crea una perturbazione dell’animo”.
Le perturbazioni dell’animo
sono le più varie – tonalità pacate e tranquille, ritmi frenetici e incalzanti,
ritmi veloci e gioiosi, sensazioni di allegria, senso di liberazione,
struggente malinconia, senso di infinito, esaltazione, perdita, tripudio,
disperazione, angosce, oppressioni… - e molte indefinibili a parole, in veloce
successione.
Questo dimostra che un
suono fisico ha riflessi sulla psiche e che non esiste soluzione di continuità
fra materia e spirito: l’una influenza l’altra.
L’armonia sprigionata dalle
ritmiche oscillazioni di uno strumento a corde fa parte “dell’armonia più
generale dell’universo, nel quale gran parte dei fenomeni naturali obbedisce a
un andamento oscillatorio: le stagioni, appunto, ma anche i movimenti
dei corpi celesti, le onde elettromagnetiche, i suoni, le maree, il movimento
invisibile di molecole e atomi e i ritmi delle nostre funzioni mentali” [da
un’intervista del giornalista Filippo Poletti a Mario Giuliacci]
Tutto ciò conferma la
natura ondulatoria e oscillatoria di tanti fenomeni fisici e delle nostre
emozioni, stimolate e indotte da semplici vibrazioni o oscillazioni della
materia.
Il mondo è tutt’uno e,
mentre i fenomeni fisici influenzano quelli della psiche, i fenomeni
psichici possono influenzare a loro volta quelli fisici. Infatti la coppia
materia/psiche ha un’origine comune come diade, ossia come una dualità di poli
contrapposti ma sostanzialmente uniti.
Non diciamo “vibrante di
emozione”?
Qui abbiamo la prova che
delle vibrazioni fisiche mettono in risonanza sistemi psichici. Ma abbiamo una
prova del contrario? Può per esempio uno stato d’animo influenzare la materia?
Innanzitutto, abbiamo la
prova che emozioni molto intense possono influenzare quel pezzo di materia che
è il nostro corpo. Molte malattie sono psicosomatiche, il che significa che gli
stati d’animo si riflettono sul corpo. Però, in questo caso, il collegamento
tra psiche e materia è molto stretto.
Numerosi studi scientifici
hanno dimostrato che la psiche può influenzare il corpo in vari modi. Questo
concetto è noto come "mind-body connection" o "connessione
mente-corpo". Ad esempio, lo stress emotivo può avere effetti negativi sulla
salute fisica, portando a problemi come malattie cardiache, disturbi
gastrointestinali, o un sistema immunitario compromesso. Al contrario, uno
stato mentale positivo può portare a una migliore salute globale e contribuire
al benessere fisico. Alcune discipline come la psicologia della salute e la
medicina comportamentale studiano proprio queste interazioni tra mente e corpo.
Ma nel caso di un altro
corpo che non sia il nostro organismo?
Se si tratta di un
organismo umano, la psiche può avere un impatto su un altro corpo attraverso
diversi meccanismi, come l'influenza delle emozioni e dei pensieri su come
interagiamo con gli altri e su come ci comportiamo. Ad esempio, se una persona
prova rabbia o tristezza, questo stato emotivo può influenzare le relazioni con
gli altri e il modo in cui comunica. Allo stesso modo, una persona positiva e
ottimista può trasmettere energia positiva agli altri e creare un'atmosfera più
favorevole nelle interazioni sociali. Inoltre, i legami emotivi e affettivi tra
le persone possono avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere
reciproco. Questi sono solo alcuni esempi di come la psiche di una persona può
influenzare un altro corpo, sia direttamente che indirettamente.
Ma la domanda più
importante è un’altra: la psiche può influenzare un corpo non umano, non dotato
di coscienza?
Poiché i corpi fisici non
umani non sono dotati di coscienza, non hanno una mente consapevole nel senso
tradizionale, non possiamo parlare di un impatto della psiche su di essi.
Tuttavia, è importante notare che esistono studi che evidenziano le influenze
dell'ambiente e delle interazioni sociali sugli organismi non umani, ma dotati
di sensibilità all’ambiente. Ad esempio, le piante possono rispondere a stimoli
esterni come la luce, l'acqua e persino la musica, dimostrando una sorta di
interazione con l'ambiente circostante. Un altro esempio sono gli animali che
interagiscono con noi, che sono nelle nostre case. In questo senso, potremmo
dire che ci sono influenze nostre che possono avere effetti sui corpi fisici
non umani, anche se non possono essere equiparati alla relazione mente-corpo
umana.
Ma proprio la fisica ci ha
fatto vedere che l'osservatore può influenzare il comportamento delle
particelle subatomiche attraverso il fenomeno noto come "il paradosso di
Schrödinger". Questo risultato è spesso interpretato come un'indicazione
della connessione tra l'osservatore e l'osservato, suggerendo che la coscienza
o la mente umana potrebbe avere un ruolo nell'interpretazione dei fenomeni
quantistici.
Tuttavia, alcuni scienziati
ritengono che le leggi della fisica quantistica possano essere limitate al
mondo subatomico e che i concetti di coscienza umana e interazione
mente-materia potrebbero non essere direttamente trasferibili ad oggetti in
scala macroscopica o a organismi non umani.
La nostra teoria delle
oscillazioni e molte altre teorie ci dicono però che il fenomeno della
coscienza non è limitato agli organismi sensibili e viventi, ma si estende a tutti
i corpi, perché la materia è legata allo spirito-coscienza-sensibilità in una
diade originale.
Come provarlo?
Se prendiamo un comune
pendolino che oscilla avanti e indietro e lo teniamo in mano, un fisico ci dirà
che i suoi movimenti dipendono principalmente da fattori fisici come la gravità,
l'attrito, le leggi del pendolo e la spinta che gli abbiamo dato. Ma è proprio
così o i movimenti del pendolino possono
essere influenzati anche dalla mente o dall'energia dell'utilizzatore?
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