Ho letto che, in astronomia, i sistemi binari perdono energia emettendo
onde gravitazionali. Questo fenomeno è una previsione della teoria della
relatività generale di Einstein. Quando due oggetti massivi, come stelle di
neutroni o buchi neri, orbitano l’uno attorno all’altro in un sistema binario,
emettono onde gravitazionali, che sono oscillazioni dello spaziotempo.
Questa emissione di energia fa sì che gli oggetti si avvicinino gradualmente e
la loro orbita diventi più stretta, portando infine alla fusione dei due corpi.
Per esempio, le
collisioni tra stelle di neutroni si verificano proprio perché i sistemi binari
perdono energia in questo modo. Questi eventi non solo sono fonti di onde
gravitazionali, ma sono anche cruciali per la sintesi di elementi pesanti
nell’universo, come l’oro e il platino.
Inoltre, la prima
evidenza indiretta dell’esistenza delle onde gravitazionali è stata osservata nel 1974 con la scoperta della pulsar binaria PSR B1913+16, dove le due stelle di neutroni si avvicinavano seguendo un moto a spirale, perdendo energia sotto forma di onde gravitazionali.
Come avrete capito, un sistema binario (due! non altro) in astronomia è ciò che è composto
da due oggetti celesti, come stelle, pianeti, galassie o asteroidi, che sono
così vicini tra loro da essere legati dalla reciproca attrazione
gravitazionale. Questi oggetti orbitano attorno a un centro di massa comune.
Le stelle binarie, che sono il tipo più comune di sistemi binari, sono formate da due stelle che orbitano reciprocamente. La stella più luminosa viene chiamata la primaria, mentre l’altra è la compagna o secondaria. Questi sistemi possono essere osservati e studiati attraverso vari metodi, come l’osservazione visuale diretta, l’analisi spettroscopica, la fotometria basata sulle variazioni di
luminosità, o l’astrometria che si basa sui cambiamenti di posizione.
In alcuni casi, i sistemi binari possono scambiare materia tra i due oggetti, influenzando la loro evoluzione e potenzialmente portando a fenomeni come le supernove o la formazione di buchi neri, se uno degli oggetti è sufficientemente massiccio.
Ora, questa descrizione mi fa venire in mente che tutti noi siamo
sistemi binari, nel senso che dobbiamo essere abbinati a due a due, se non
altro in noi stessi (due centri che formano la coscienza), e poi con gli altri
con cui comunichiamo di volta in volta. E che anche noi emettiamo e siamo oscillatori
dello spaziotempo.
Che cosa significa? Significa che pulsiamo e oscilliamo continuamente,
nei nostri pensieri, nei nostri sentimenti, nelle nostre emozioni e nelle
nostre interazioni. E che l’uno influenza l’altro.
E che tutto nell’universo oscilla, tra l’essere e il non essere,
tra la vita e la morte – brevi stelle che si accendono, pulsano e si spengono
nel vuoto infinito.
“A che tante facelle?
Che fa l'aria infinita, e quel profondo
infinito seren? che vuol dir questa
solitudine immensa? ed io che sono?”
Giacomo Leopardi, Canto
notturno di un pastore errante dell’Asia
Nessun commento:
Posta un commento