La presenza di un altro
dentro di noi… non è questa l’origine della coscienza?
Quante volte avvertiamo che
c’è un altro, che siamo in due (o anche di più)? In realtà discendiamo da un
numero incalcolabile di progenitori che hanno lasciato le loro tracce nel DNA,
le loro voci, che affiorano.
La coscienza è la prova che
siamo unità nella molteplicità, nodi di un’immensa rete, tutti collegati.
Infatti possiamo
specchiarci e vederci. Possiamo ascoltare la nostra voce. Possiamo parlarci… Ma
a chi parliamo?
All’altro in noi
Il sé si specchia e vede –
non se stesso – ma un io che non è veramente reale.
Il reale è sempre colui che
si specchia. Vede se stesso, ma crede che quello che vede sia il sé, mentre è l’altro
da sé.
Un inseguimento senza fine.
Se vuoi prenderti la coda,
povero cane, deve smettere di inseguirti. E fermarti. Lì, seduto, fermo, puoi
prenderti finalmente la coda.
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