sabato 29 giugno 2024

Le leghe indissolubili della vita

 

Se prendiamo le due polarità amore e odio (o attrazione e repulsione, yang e yin…) come le due forze fondamentali della nostra vita emotiva, ci rendiamo conto non solo che l’una è il rovescio o l’opposto dell’altra, ma anche che l’una richiede l’altra, e che non possono essere disgiunte. In pratica, formano una diade, cioè una coppia di forze che, pur contrastandosi, sono unite.
Per questa ragione, le nostre esistenze emotive sono oscillanti, fibrillanti, ondulanti, altalenanti… Non può che essere così. Di stabile non c’è nulla. Solo i morti sono stabili, perché non si muovono. Ma anche i loro corpi continuano a trasformarsi.
Stando così le cose, è stupido dire che il senso della nostra vita è, per esempio, l’amore. No, è l’amore/odio, è quel sentimento cangiante, altalenante. Eppure, nessuno dice che il senso della nostra vita è l’odio. Tutti scegliamo l’amore, ossia uno solo dei due poli… separando qualcosa che non può essere separato. Sarebbe come dire che in un oggetto di ottone io preferisco lo zinco, dimenticando che l’ottone è una lega di rame e di zinco.
Insomma, noi dividiamo arbitrariamente in due la realtà che, invece, è una lega indissolubile di due poli opposti e complementari.
Per la natura, non c’è un polo buono e uno cattivo, uno positivo e uno negativo, uno preferibile e uno scartabile, uno necessario e uno superfluo. Ti devi pigliare la lega, l’intero pacchetto - non uno solo dei due. Se scegli l’uno, ti devi pigliare anche l’altro.
Il polo che per noi è negativo, per la natura è utile come l’altro, e dunque positivo. La forza di separazione è utile come la forza di unione.
In conclusione, è vero che senza amore non ci sarebbe vita – ma anche senza odio. Senza la forza di separazione, di divisione, di allontanamento e di differenziazione, non ci sarebbe il mondo, perché tutto sarebbe appiccicato nell’uno indistinto e confuso.
Quando fate l’amore con il vostro partner, vi sentite uniti. Ma, se non vi divideste, morireste entrambi. E se non foste divisi e contrapposti, a che pro unirsi?
Il problema è che non abbiamo una visione d’insieme, l’ “occhio di Dio,” che non parteggia per nessuna delle due forze contrapposte.
Come il caldo è necessario quando fa freddo, così il freddo è necessario quando fa caldo. Questa è la logica di Dio o della natura. Se ci fosse una temperatura uniforme, i due poli e i due concetti neanche esisterebbero.
Similmente, se non ci fosse l’alternanza tra la luce e il buio, ma solo luce o solo buio, non avremmo né i due poli né i due concetti. È l’alternanza fra poli opposti che mette in movimento tutto, i fenomeni e i concetti.
Dunque, abbiamo identificato il motore della vita, un motore alternativo, che ha sempre bisogno di due poli contrapposti ma complementari per funzionare.
Ecco perché io diffido di quelle visioni metafisiche in cui si dice che, dopo morti, andremo in un posto dove ci sarà sempre amore. Semplicemente, un luogo del genere non può esistere. Forse, potremmo pensare a un luogo dove c’è più amore che odio. Ma non possiamo annullare del tutto uno dei due opposti. Annulleremmo anche l’altro.

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