venerdì 21 giugno 2024

Oggetti magici

 

 

Ho citato i sistemi astronomici binari come esempi di corpi che hanno un’interazione speciale. Ma sappiamo bene che la forza di gravità  è l'attrazione che un corpo esercita su un altro a causa della loro massa. In generale, si tratta della forza che causa l'attrazione dei corpi verso il centro della Terra.

Sappiamo inoltre che i corpi inanimati hanno interazioni di altri tre tipi. Quindi, è come se, dal corpo piccolissimo (le particelle, gli atomi…) al corpo grandissimo (stelle, pianeti…), i cosiddetti corpi inanimati interagiscano tra di loro almeno in quattro modi. Insomma, invece di essere inanimati, sono molto animati, intrecciati e si influenzano a vicenda. Sembra che il mondo di tutti i corpi abbia una grande attività di relazione.

Questo perché l’universo è un gigantesco ammasso di corpi che interagiscono come se fossero tutti vivi. E lo sono vivi, dal momento che cambiano continuamente.

Non sono affatto corpi morti.

Per quanto riguarda gli esseri viventi, sono sempre in interazione fra loro e con l’ambiente: sono vivissimi. Ma se la vita è qualcosa capace di agire e reagire, tutto è vivo.

Siamo noi che ci siamo fatti l’idea che esista una distinzione fra la materia grossolana e gli esseri sensibili. Ma il fatto che tra i corpi esista comunque una forza di attrazione e altre tre interazioni, significa che questi corpi sono capaci di comunicare. Inoltre anche i corpi che sembrano non interagire sono soggetti alla legge del cambiamento… in relazione all’ambiente. Anche una sedia o una montagna sono in relazione con le forze dell’ambiente e quindi si trasformano lentamente.

La legge di inerzia di Newton afferma che un corpo in assenza di forze esterne rimarrà in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme. Questo concetto si riferisce a corpi inerziali, ossia corpi che non sono soggetti a forze esterne. Tuttavia, nel contesto della gravità, un corpo inerziale sarà comunque soggetto all'attrazione gravitazionale dalla massa di altri corpi e quindi si muoverà sotto l'effetto della forza di gravità.

Quindi, i corpi inerti non sono veramente "inerziali" o immobili in senso stretto, perché sono influenzati dalla forza di gravità o da altre forze esterne. In presenza di tali forze, i corpi inerti si muoveranno o accelereranno secondo le leggi della dinamica newtoniana. Non solo. Tutti i corpi nel nostro universo sono soggetti a cambiamenti e trasformazioni nel corso del tempo. Questo concetto è legato alla legge della conservazione della massa ed energia, che afferma che la massa e l'energia complessiva di un sistema sono costanti nel tempo, ma possono cambiare forma e distribuzione.

I corpi possono subire diversi tipi di trasformazioni, come cambiamenti di stato (ad esempio da solido a liquido), reazioni chimiche, deformazioni o semplicemente il passare del tempo che porta a usura e deterioramento. Queste trasformazioni possono avvenire a livelli microscopici o macroscopici, ma in generale tutti i corpi sono soggetti a cambiamenti e mutamenti nel corso della loro esistenza.

Se prendiamo due corpi viventi – che esistono di meno -, le loro interazioni e i loro cambiamenti sono evidenti. Basta confrontare un uomo a cinque anni e lo stesso a ottanta. È cambiato esteriormente e interiormente.

Ma anche la sedia e la montagna saranno cambiati tra mille anni.

In conclusione, tutto cambia, tutto è vivo, tutto interagisce, tutto comunica. Non c’è niente di veramente inerte.

Nel contesto della fisica classica, un corpo inerziale è un corpo che si muove a velocità costante in linea retta o che è in stato di quiete in assenza di forze esterne. Questo concetto è alla base della prima legge del moto di Newton, nota anche come legge di inerzia.

Tuttavia, nella pratica, è difficile trovare un corpo completamente inerziale in quanto la presenza di forze esterne come la gravità, l'attrito o altre interazioni può influenzare il movimento di un corpo. Quindi, anche se il concetto di corpo inerziale è utile come modello teorico, nella realtà i corpi sono influenzati da forze esterne che causano cambiamenti nel loro moto o stato.

Se poi usciamo dalla fisica classica ed entriamo in quella quantistica, qui l’atto di misurazione o conoscenza cambia lo stato dell’oggetto osservato.

Se tutti i corpi interagiscono in quell’immenso ammasso di forze che è l’universo, nella sfera degli esseri viventi le interazioni sono evidentissime, non solo nel mondo animale ma anche in quello vegetale.

Quando io voglio interferire su un altro essere vivente e senziente, basta poco per verificarlo. Basta una parola, un gesto, un atteggiamento, un’emozione e l’altro essere dovrà entrare in risonanza o in disaccordo con me. Se rimprovero il mio cane o mia moglie per qualcosa, otterrò sicuramente un effetto. Se due cani entrano in rapporto, vediamo come i loro comportamenti cambino l’uno in relazione all’altro.

Ma, se un essere vivente, entra in relazione con un oggetto… cambierà qualcosa?

Quando un essere vivente entra in relazione con un oggetto, può avvenire un cambiamento sia nel soggetto che nell'oggetto. La natura e l'entità del cambiamento dipenderanno dalla natura della relazione e dal contesto in cui avviene.

Per esempio, un essere vivente può essere influenzato emotivamente, fisicamente o mentalmente dall'oggetto con cui entra in contatto. Questo potrebbe portare a cambiamenti nel benessere, nel comportamento o nella percezione del soggetto.

Dall'altro lato, l'oggetto stesso potrebbe subire un cambiamento a seguito dell'interazione con l'essere vivente. Potrebbe essere danneggiato, spostato, decorato o trasformato in qualche modo.

In generale, le relazioni tra esseri viventi e oggetti sono complesse e possono portare a una varietà di cambiamenti sia nel soggetto che nell'oggetto.

E questo è assodato. Ma la domanda è un’altra. Quando un soggetto animato entra in interazione con un oggetto inanimato, perché sembra non esserci nessuna influenza, quando perfino gli oggetti astronomici interagiscono?

Questa influenza non c’è per niente o c’è ma non viene percepita? Ho posto la domanda all’IA, che mi ha risposto:

“Anche se un oggetto inerte non può interagire attivamente con un soggetto vivente come farebbe un essere consapevole, è comunque possibile che l'essere vivente percepisca e interpreti l'oggetto in base alle proprie esperienze, emozioni e sensazioni.

Quindi, sebbene l'oggetto inerte non sia in grado di relazionarsi attivamente con il soggetto vivente, l'essere vivente potrebbe comunque sviluppare una relazione con l'oggetto in base alla sua interpretazione personale. Questo processo di interpretazione può essere influenzato da vari fattori come le esperienze passate, le emozioni e le credenze del soggetto vivente.

[Oppure, il soggetto potrebbe scambiare l’oggetto fisico (per es, una corda) con un oggetto (un serpente o una collana). E quindi l’effetto non mancherebbe, anche se sempre da parte del soggetto (non dell’oggetto, che resterebbe inerte).]

Quindi, anche se l'interazione tra un soggetto vivente e un oggetto inerte potrebbe non essere fisica o attiva come con un essere cosciente, esiste comunque la possibilità che vi sia una forma di percezione o interpretazione da parte del soggetto vivente nei confronti dell'oggetto.”

L’IA dà per scontato che tra il soggetto vivente e l’oggetto inerte non ci sia interazione fisica, almeno da parte dell’oggetto. Però non è del tutto vero. Se l’oggetto fosse per esempio una sostanza radioattiva o una sostanza velenosa, questo effetto fisico ci sarebbe anche in assenza di consapevolezza del soggetto.

Ma io mi domando: un oggetto, indipendentemente dal suo significato (da parte del soggetto), potrebbe avere un’interazione con il  soggetto? Risposta dell’IA:

“Sì, un oggetto potrebbe avere un'interazione con un soggetto indipendentemente dal suo significato per il soggetto stesso. Questo tipo di interazione potrebbe avvenire attraverso i semplici effetti fisici dell'oggetto sul soggetto o sull'ambiente circostante.

Ad esempio, un oggetto pesante potrebbe cadere su un soggetto e causare danni fisici, indipendentemente dal significato che l'oggetto possa avere per il soggetto. Allo stesso modo, un oggetto potrebbe provocare una reazione chimica o un cambiamento nell'ambiente circostante che influenzi il soggetto senza che ci sia una relazione emotiva o simbolica tra il soggetto e l'oggetto.

Quindi, anche se il significato o l'interpretazione che un soggetto attribuisce a un oggetto possono influenzare la percezione e l'interazione con esso, non è l'unico modo in cui un oggetto può interagire con un soggetto. L'oggetto potrebbe avere un impatto sul soggetto in base alle sue proprietà fisiche, chimiche o meccaniche, indipendentemente dal suo significato emotivo o simbolico.”.

Bene, è un primo passo. Ma facciamo un secondo passo e domandiamo che cosa succede nel caso della fisica e del mondo quantistici. Risposta:

“Nel contesto della fisica quantistica, la relazione tra un soggetto vivente e un oggetto inerte può essere ancora più complessa e intrigante. Secondo la teoria quantistica, la realtà può essere influenzata non solo dalla presenza dell'osservatore, ma anche dalla sua coscienza.

Il principio della sovrapposizione quantistica afferma che una particella può essere in due stati simultaneamente fino a quando non viene osservata o misurata, e solo a quel punto "collassa" in uno stato definito. Questo concetto porta alla conclusione che l'atto di osservare o misurare un fenomeno quantistico influisce direttamente sul suo stato.

Quindi, in un contesto quantistico, la presenza di un soggetto vivente potrebbe avere un impatto sulla realtà dell'oggetto inerte a livello quantistico, creando una relazione più intricata tra il soggetto e l'oggetto rispetto alla realtà classica.

In sintesi, la fisica quantistica suggerisce che la relazione tra un soggetto vivente e un oggetto inerte potrebbe essere più interconnessa e influenzata dalla coscienza e dalla presenza dell'osservatore rispetto a quanto sia comunemente accettato nella fisica classica. “

Qui ti volevo. È stata proprio la fisica quantistica a sostenere che, nel mondo microscopico, il soggetto può influenzare e addirittura determinare l’oggetto.

Dunque, una prova c’è. È un’eccezione? È limitata al mondo quantistico? E, di nuovo, non c’è nel mondo abituale o non è rilevabile? Ma ci sono altri esempi di interazioni fra oggetto e soggetto?

“Sì, esistono molti altri casi di interazione tra oggetto e soggetto che vanno oltre i semplici concetti di fisica classica e quantistica. Ecco alcune altri esempi di come oggetti e soggetti possono interagire:

Interazione sociale: Gli oggetti possono essere utilizzati come strumenti di comunicazione e interazione sociale tra individui. Ad esempio, gli oggetti possono essere regalati per esprimere affetto, riconoscimento o gratitudine, creando una connessione emotiva tra le persone.

Interazione culturale: Gli oggetti possono rappresentare valori culturali, tradizioni e significati simbolici che influenzano le persone e le comunità. Attraverso gli oggetti, si possono tramandare storie, credenze e identità culturali, creando un legame tra passato e presente.

Interazione psicologica: Gli oggetti possono avere un impatto sullo stato emotivo, cognitivo e comportamentale delle persone. Ad esempio, un oggetto che evoca ricordi positivi o negativi può influenzare il benessere emotivo di un individuo.

Interazione estetica: Gli oggetti possono suscitare una risposta estetica o artistica negli individui, portandoli a riflettere o apprezzare la bellezza, la creatività o l'originalità di un oggetto.

Interazione funzionale: Gli oggetti possono essere utilizzati per scopi pratici o funzionali, facilitando attività quotidiane, processi lavorativi o migliorando la qualità della vita delle persone.

 

In generale, gli oggetti e i soggetti possono interagire in molteplici modi e contesti, dando vita a relazioni complesse e significative che influenzano le esperienze umane, le relazioni sociali e la costruzione di significati personali e culturali."


Qui, però, torniamo indietro, perché tutto dipende ancora dai significati o dai sentimenti attribuiti agli oggetti dai soggetti.

Un caso particolare è quello degli oggetti artistici, perché qui è l’oggetto che determina (deliberatamente da parte dell’artista) un effetto sul soggetto. Tuttavia, qui è il soggetto che riesce, attraverso l’oggetto, a trasmettere agli altri soggetti un certo effetto. Che, dunque, è voluto dall’artista, non dall’oggetto.

Ma esistono oggetti che trasmettono direttamente influssi sul soggetto? Risposta:

“Sì, esistono situazioni in cui gli oggetti possono trasmettere direttamente influenze sui soggetti attraverso vari meccanismi. Queste influenze possono essere di natura fisica, emotiva, psicologica o energetica. Ecco alcuni esempi:

Oggetti tossici: Gli oggetti che contengono sostanze nocive, come piombo, mercurio o amianto, possono avere effetti dannosi sulla salute umana se entrano in contatto con esse. Questi oggetti possono causare avvelenamento, problemi respiratori o altri disturbi fisici.

Oggetti energetici: Secondo alcune tradizioni spirituali o pratiche come il feng shui o la cristalloterapia, si ritiene che certi oggetti possano emettere energie positive o negative che influenzano il benessere e l'equilibrio energetico delle persone.

Oggetti carichi di significato: Gli oggetti che hanno un significato emotivo, simbolico o storico per una persona possono trasmettere sentimenti, memorie o connessioni emotive che influenzano il benessere mentale e emotivo del soggetto.

Oggetti tecnologici: Dispositivi tecnologici come smartphone, computer e dispositivi elettronici emettono radiazioni e onde elettromagnetiche che possono influenzare la salute e il benessere delle persone se utilizzati in modo eccessivo o non corretto.

Oggetti artistici: Opere d'arte, musica, film o libri possono trasmettere emozioni, idee, messaggi o stimoli creativi che influenzano le percezioni, le emozioni o il pensiero di chi li fruisce.

In definitiva, gli oggetti possono avere un impatto diretto sui soggetti attraverso una varietà di meccanismi, e questa interazione può manifestarsi in diversi modi che vanno oltre il semplice rapporto fisico tra soggetto e oggetto.”

Un caso interessante è quello detto degli “oggetti energetici”. Ma si tratta comunque di effetti non provati scientificamente. Nelle favole e nelle mitologie, si parla spesso di bacchette magiche, di albero dei desideri, della lampada di Aladino, di tappeti volanti, di gemme dotate di poteri, di oggetti magici, spade, anelli, calici, pozioni, scarpette, mantelli, specchi, cornucopie, bastoni, pietre filosofali, ecc. C’è dunque la credenza che esistano oggetti con poteri particolari. Come mai?

 


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