Ho citato i sistemi astronomici binari come esempi di corpi
che hanno un’interazione speciale. Ma sappiamo bene che la forza di gravità è l'attrazione che un corpo esercita su un
altro a causa della loro massa. In generale, si tratta della forza che causa
l'attrazione dei corpi verso il centro della Terra.
Sappiamo inoltre che i corpi inanimati hanno interazioni di
altri tre tipi. Quindi, è come se, dal corpo piccolissimo (le particelle, gli
atomi…) al corpo grandissimo (stelle, pianeti…), i cosiddetti corpi inanimati
interagiscano tra di loro almeno in quattro modi. Insomma, invece di essere
inanimati, sono molto animati, intrecciati e si influenzano a vicenda. Sembra
che il mondo di tutti i corpi abbia una grande attività di relazione.
Questo perché l’universo è un gigantesco ammasso di corpi che
interagiscono come se fossero tutti vivi. E lo sono vivi, dal momento che
cambiano continuamente.
Non sono affatto corpi morti.
Per quanto riguarda gli esseri viventi, sono sempre in
interazione fra loro e con l’ambiente: sono vivissimi. Ma se la vita è qualcosa
capace di agire e reagire, tutto è vivo.
Siamo noi che ci siamo fatti l’idea che esista una
distinzione fra la materia grossolana e gli esseri sensibili. Ma il fatto che
tra i corpi esista comunque una forza di attrazione e altre tre interazioni,
significa che questi corpi sono capaci di comunicare. Inoltre anche i
corpi che sembrano non interagire sono soggetti alla legge del cambiamento… in
relazione all’ambiente. Anche una sedia o una montagna sono in relazione con le
forze dell’ambiente e quindi si trasformano lentamente.
La legge di inerzia di Newton afferma che un corpo in assenza
di forze esterne rimarrà in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme.
Questo concetto si riferisce a corpi inerziali, ossia corpi che non sono
soggetti a forze esterne. Tuttavia, nel contesto della gravità, un corpo
inerziale sarà comunque soggetto all'attrazione gravitazionale dalla massa di
altri corpi e quindi si muoverà sotto l'effetto della forza di gravità.
Quindi, i corpi inerti non sono veramente
"inerziali" o immobili in senso stretto, perché sono influenzati
dalla forza di gravità o da altre forze esterne. In presenza di tali forze, i
corpi inerti si muoveranno o accelereranno secondo le leggi della dinamica
newtoniana. Non solo. Tutti i corpi nel nostro universo sono soggetti a
cambiamenti e trasformazioni nel corso del tempo. Questo concetto è legato alla
legge della conservazione della massa ed energia, che afferma che la massa e
l'energia complessiva di un sistema sono costanti nel tempo, ma possono
cambiare forma e distribuzione.
I corpi possono subire diversi tipi di trasformazioni, come
cambiamenti di stato (ad esempio da solido a liquido), reazioni chimiche,
deformazioni o semplicemente il passare del tempo che porta a usura e
deterioramento. Queste trasformazioni possono avvenire a livelli microscopici o
macroscopici, ma in generale tutti i corpi sono soggetti a cambiamenti e
mutamenti nel corso della loro esistenza.
Se prendiamo due corpi viventi – che esistono di meno -, le
loro interazioni e i loro cambiamenti sono evidenti. Basta confrontare un uomo
a cinque anni e lo stesso a ottanta. È cambiato esteriormente e interiormente.
Ma anche la sedia e la montagna saranno cambiati tra mille
anni.
In conclusione, tutto cambia, tutto è vivo, tutto
interagisce, tutto comunica. Non c’è niente di veramente inerte.
Nel contesto della fisica classica, un corpo
inerziale è un corpo che si muove a velocità costante in linea retta o che è in
stato di quiete in assenza di forze esterne. Questo concetto è alla base della
prima legge del moto di Newton, nota anche come legge di inerzia.
Tuttavia, nella pratica, è difficile trovare
un corpo completamente inerziale in quanto la presenza di forze esterne come la
gravità, l'attrito o altre interazioni può influenzare il movimento di un
corpo. Quindi, anche se il concetto di corpo inerziale è utile come modello
teorico, nella realtà i corpi sono influenzati da forze esterne che causano
cambiamenti nel loro moto o stato.
Se poi usciamo dalla fisica classica ed
entriamo in quella quantistica, qui l’atto di misurazione o conoscenza cambia
lo stato dell’oggetto osservato.
Se tutti i corpi interagiscono in quell’immenso
ammasso di forze che è l’universo, nella sfera degli esseri viventi le
interazioni sono evidentissime, non solo nel mondo animale ma anche in quello
vegetale.
Quando io voglio interferire su un altro essere
vivente e senziente, basta poco per verificarlo. Basta una parola, un gesto, un
atteggiamento, un’emozione e l’altro essere dovrà entrare in risonanza o in
disaccordo con me. Se rimprovero il mio cane o mia moglie per qualcosa, otterrò
sicuramente un effetto. Se due cani entrano in rapporto, vediamo come i loro
comportamenti cambino l’uno in relazione all’altro.
Ma, se un essere vivente, entra in relazione
con un oggetto… cambierà qualcosa?
Quando un essere vivente entra in relazione
con un oggetto, può avvenire un cambiamento sia nel soggetto che nell'oggetto.
La natura e l'entità del cambiamento dipenderanno dalla natura della relazione
e dal contesto in cui avviene.
Per esempio, un essere vivente può essere
influenzato emotivamente, fisicamente o mentalmente dall'oggetto con cui entra
in contatto. Questo potrebbe portare a cambiamenti nel benessere, nel
comportamento o nella percezione del soggetto.
Dall'altro lato, l'oggetto stesso potrebbe
subire un cambiamento a seguito dell'interazione con l'essere vivente. Potrebbe
essere danneggiato, spostato, decorato o trasformato in qualche modo.
In generale, le relazioni tra esseri viventi
e oggetti sono complesse e possono portare a una varietà di cambiamenti sia nel
soggetto che nell'oggetto.
E questo è assodato. Ma la domanda è un’altra.
Quando un soggetto animato entra in interazione con un oggetto inanimato,
perché sembra non esserci nessuna influenza, quando perfino gli oggetti
astronomici interagiscono?
Questa influenza non c’è per niente o c’è ma
non viene percepita? Ho posto la domanda all’IA, che mi ha risposto:
“Anche se un oggetto inerte non può
interagire attivamente con un soggetto vivente come farebbe un essere
consapevole, è comunque possibile che l'essere vivente percepisca e interpreti
l'oggetto in base alle proprie esperienze, emozioni e sensazioni.
Quindi, sebbene l'oggetto inerte non sia in
grado di relazionarsi attivamente con il soggetto vivente, l'essere vivente
potrebbe comunque sviluppare una relazione con l'oggetto in base alla sua
interpretazione personale. Questo processo di interpretazione può essere
influenzato da vari fattori come le esperienze passate, le emozioni e le
credenze del soggetto vivente.
[Oppure, il soggetto potrebbe scambiare l’oggetto
fisico (per es, una corda) con un oggetto (un serpente o una collana). E quindi
l’effetto non mancherebbe, anche se sempre da parte del soggetto (non dell’oggetto,
che resterebbe inerte).]
Quindi, anche se l'interazione tra un
soggetto vivente e un oggetto inerte potrebbe non essere fisica o attiva come
con un essere cosciente, esiste comunque la possibilità che vi sia una forma di
percezione o interpretazione da parte del soggetto vivente nei confronti
dell'oggetto.”
L’IA dà per scontato che tra il soggetto
vivente e l’oggetto inerte non ci sia interazione fisica, almeno da parte dell’oggetto.
Però non è del tutto vero. Se l’oggetto fosse per esempio una sostanza
radioattiva o una sostanza velenosa, questo effetto fisico ci sarebbe anche
in assenza di consapevolezza del soggetto.
Ma io mi domando: un oggetto,
indipendentemente dal suo significato (da parte del soggetto), potrebbe avere
un’interazione con il soggetto? Risposta
dell’IA:
“Sì, un oggetto potrebbe avere un'interazione
con un soggetto indipendentemente dal suo significato per il soggetto stesso.
Questo tipo di interazione potrebbe avvenire attraverso i semplici effetti
fisici dell'oggetto sul soggetto o sull'ambiente circostante.
Ad esempio, un oggetto pesante potrebbe
cadere su un soggetto e causare danni fisici, indipendentemente dal significato
che l'oggetto possa avere per il soggetto. Allo stesso modo, un oggetto
potrebbe provocare una reazione chimica o un cambiamento nell'ambiente
circostante che influenzi il soggetto senza che ci sia una relazione emotiva o
simbolica tra il soggetto e l'oggetto.
Quindi, anche se il significato o
l'interpretazione che un soggetto attribuisce a un oggetto possono influenzare
la percezione e l'interazione con esso, non è l'unico modo in cui un oggetto
può interagire con un soggetto. L'oggetto potrebbe avere un impatto sul
soggetto in base alle sue proprietà fisiche, chimiche o meccaniche, indipendentemente
dal suo significato emotivo o simbolico.”.
Bene, è un primo passo. Ma facciamo un
secondo passo e domandiamo che cosa succede nel caso della fisica e del mondo
quantistici. Risposta:
“Nel contesto della fisica quantistica, la
relazione tra un soggetto vivente e un oggetto inerte può essere ancora più
complessa e intrigante. Secondo la teoria quantistica, la realtà può essere
influenzata non solo dalla presenza dell'osservatore, ma anche dalla sua
coscienza.
Il principio della sovrapposizione
quantistica afferma che una particella può essere in due stati simultaneamente
fino a quando non viene osservata o misurata, e solo a quel punto "collassa"
in uno stato definito. Questo concetto porta alla conclusione che l'atto di
osservare o misurare un fenomeno quantistico influisce direttamente sul suo
stato.
Quindi, in un contesto quantistico, la
presenza di un soggetto vivente potrebbe avere un impatto sulla realtà
dell'oggetto inerte a livello quantistico, creando una relazione più intricata
tra il soggetto e l'oggetto rispetto alla realtà classica.
In sintesi, la fisica quantistica suggerisce
che la relazione tra un soggetto vivente e un oggetto inerte potrebbe essere
più interconnessa e influenzata dalla coscienza e dalla presenza
dell'osservatore rispetto a quanto sia comunemente accettato nella fisica
classica. “
Qui ti volevo. È stata proprio la fisica
quantistica a sostenere che, nel mondo microscopico, il soggetto può
influenzare e addirittura determinare l’oggetto.
Dunque, una prova c’è. È un’eccezione? È
limitata al mondo quantistico? E, di nuovo, non c’è nel mondo abituale o non è
rilevabile? Ma ci sono altri esempi di interazioni fra oggetto e soggetto?
“Sì, esistono molti altri casi di interazione
tra oggetto e soggetto che vanno oltre i semplici concetti di fisica classica e
quantistica. Ecco alcune altri esempi di come oggetti e soggetti possono
interagire:
Interazione sociale: Gli oggetti possono
essere utilizzati come strumenti di comunicazione e interazione sociale tra individui.
Ad esempio, gli oggetti possono essere regalati per esprimere affetto,
riconoscimento o gratitudine, creando una connessione emotiva tra le persone.
Interazione culturale: Gli oggetti possono
rappresentare valori culturali, tradizioni e significati simbolici che
influenzano le persone e le comunità. Attraverso gli oggetti, si possono
tramandare storie, credenze e identità culturali, creando un legame tra passato
e presente.
Interazione psicologica: Gli oggetti possono
avere un impatto sullo stato emotivo, cognitivo e comportamentale delle
persone. Ad esempio, un oggetto che evoca ricordi positivi o negativi può
influenzare il benessere emotivo di un individuo.
Interazione estetica: Gli oggetti possono suscitare una risposta estetica o artistica negli individui, portandoli a riflettere o apprezzare la bellezza, la creatività o l'originalità di un oggetto.
Interazione funzionale: Gli oggetti possono essere utilizzati per scopi pratici o funzionali, facilitando attività quotidiane, processi lavorativi o migliorando la qualità della vita delle persone.
In generale, gli oggetti e i soggetti possono interagire in molteplici modi e contesti, dando vita a relazioni complesse e significative che influenzano le esperienze umane, le relazioni sociali e la costruzione di significati personali e culturali."
Qui, però, torniamo indietro, perché tutto
dipende ancora dai significati o dai sentimenti attribuiti agli oggetti dai
soggetti.
Un caso particolare è quello degli oggetti
artistici, perché qui è l’oggetto che determina (deliberatamente da parte dell’artista)
un effetto sul soggetto. Tuttavia, qui è il soggetto che riesce, attraverso l’oggetto,
a trasmettere agli altri soggetti un certo effetto. Che, dunque, è voluto dall’artista,
non dall’oggetto.
Ma esistono oggetti che trasmettono
direttamente influssi sul soggetto? Risposta:
“Sì, esistono situazioni in cui gli oggetti
possono trasmettere direttamente influenze sui soggetti attraverso vari
meccanismi. Queste influenze possono essere di natura fisica, emotiva,
psicologica o energetica. Ecco alcuni esempi:
Oggetti tossici: Gli oggetti che contengono
sostanze nocive, come piombo, mercurio o amianto, possono avere effetti dannosi
sulla salute umana se entrano in contatto con esse. Questi oggetti possono
causare avvelenamento, problemi respiratori o altri disturbi fisici.
Oggetti energetici: Secondo alcune tradizioni
spirituali o pratiche come il feng shui o la cristalloterapia, si ritiene che
certi oggetti possano emettere energie positive o negative che influenzano il
benessere e l'equilibrio energetico delle persone.
Oggetti carichi di significato: Gli oggetti
che hanno un significato emotivo, simbolico o storico per una persona possono trasmettere
sentimenti, memorie o connessioni emotive che influenzano il benessere mentale
e emotivo del soggetto.
Oggetti tecnologici: Dispositivi tecnologici
come smartphone, computer e dispositivi elettronici emettono radiazioni e onde
elettromagnetiche che possono influenzare la salute e il benessere delle
persone se utilizzati in modo eccessivo o non corretto.
Oggetti artistici: Opere d'arte, musica, film
o libri possono trasmettere emozioni, idee, messaggi o stimoli creativi che
influenzano le percezioni, le emozioni o il pensiero di chi li fruisce.
In definitiva, gli oggetti possono avere un
impatto diretto sui soggetti attraverso una varietà di meccanismi, e questa
interazione può manifestarsi in diversi modi che vanno oltre il semplice
rapporto fisico tra soggetto e oggetto.”
Un caso interessante è quello detto degli “oggetti
energetici”. Ma si tratta comunque di effetti non provati scientificamente.
Nelle favole e nelle mitologie, si parla spesso di bacchette magiche, di albero
dei desideri, della lampada di Aladino, di tappeti volanti, di gemme dotate di
poteri, di oggetti magici, spade, anelli, calici, pozioni, scarpette, mantelli,
specchi, cornucopie, bastoni, pietre filosofali, ecc. C’è dunque la credenza
che esistano oggetti con poteri particolari. Come mai?
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