Data l’onnipresenza delle
strutture simmetriche, è logico pensare che anche l’universo abbia un
anti-universo. E infatti oggi leggo un articolo su Futuro Prossimo un articolo
in cui si parla di questa ipotesi. Che non è
del tutto nuova: già nel 2018, scienziati del Perimeter Institute of
Theoretical Physics avevano proposto un concetto simile, suggerendo che il
nostro universo fosse l’immagine speculare di un universo che scorre
all’indietro nel tempo. Oggi, Naman Kumar, ricercatore dell’Indian Institute of Technology, propone un
modello rivoluzionario per cui il nostro universo potrebbe essere parte di una
coppia. Sarebbe connesso con un anti universo, un gemello cosmico il cui flusso
temporale scorre in direzione opposta al nostro.
Io l’idea l’avevo già anticipata in un post
del 10 aprile intitolato “Il contro-mondo”. Ve lo ricordo:
[Alcuni scienziati ipotizzano che
potrebbe esistere un “universo specchio”, simmetrico a questo, ma formato da
energia e materia oscura. Come descritto dall’astrofisico Paul Sutter, l’idea
presuppone che, per ogni interazione della materia normale nel nostro universo,
si verifichi un’interazione speculare nell’universo della materia oscura. I due
universi sarebbero l’uno lo specchio dell’altro: un nuovo tipo di
simmetria universale.
Io ne avevo già accennato nel post
intitolato “L’energia basilare”. Vi riporto quel che avevo scritto:
“L’energia
che mettiamo nell’odiare è uguale (se non superiore) a quella che mettiamo
nell’amare. Solo il senso è diverso – proprio come nelle due forze accoppiate
della fisica: uguali per intensità ma contrarie per direzione. Però l’energia è
la stessa. Oppure nell’essere di destra o di sinistra, oppure nell’essere
maschi o femmine oppure nell’essere pro o contro oppure nel dire si o no oppure
nell’essere negativi o positivi oppure nell’essere felici o infelici oppure nel
provare piacere o dolore oppure nel provare sofferenza o gioia oppure nel
nascere o nel morire, ecc.
L’energia
impiegata è sempre la stessa: ne abbiamo una certa quantità, e, quando si
esaurisce, non possiamo più vivere in questo mondo. Non so se esistono
un’energia e una materia oscura o negativa, che fanno da contrappeso a quelle
percepibili, chiare, “positive” (gli scienziati le stanno cercando).
Probabilmente sì, perché tutto in questo mondo è simmetrico. E un’idea o un
ente sono reali solo in connessione con il loro contrario.
Quindi
ad un’energia e a una materia evidenti devono corrispondere un’energia una
materia oscure. Tutto è simmetrico. Il che ci dà una bella speranza, perché
nella morte, passeremmo da un mondo a un contro-mondo.
Del
resto, proprio in questi giorni abbiamo avuto la prova che è possibile estrarre
energia dal vuoto quantico. Cioè, dal vuoto viene il pieno, come dicevo. Perché
il pieno, cioè il tutto, non può che venire dal suo contrario: il vuoto o il
niente.
I
fisici dicono che non ha senso parlare di un’energia positiva o negativa, ma,
in campo psichico, noi lo verifichiamo continuamente. Se, per la terza legge di
Newton, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria (dunque
“negativa”), questo succede pure nella vita di tutti i giorni e nella vita
psichica, anche se non in modo meccanico.
E
succede nell’alternanza degli eventi, perché esiste una specie di legge di
retribuzione negli fatti (karmica, ma in senso contrario e spesso non
individuale) e nella vita psichica, perché gli stati d’animo sono dialettici,
come ognuno ben sa. Sentirsi su o giù, pieni di fiducia o depressi, ottimisti o
pessimisti, illusi o disillusi… è normale. Come è normale pensare per
contrapposizione di concetti: bene/male, alto/basso, pieno/vuoto,
successo/insuccesso, vincita/perdita, luce/ombra, nascita/morte, inizio/fine,
ecc.
In
fondo la realtà, fisica, mentale o degli eventi, è sempre dialettica, non nel
senso di una progressione (non c’è ne positivo né negativo in assoluto) ma nel
senso dell’azione/ reazione, che è sempre attiva.”
Non
c’è niente da fare: tutto è simmetrico, perché tutto segue la legge
dell’oscillazione, la quale prevede che tutti i processi (anche l’universo
intero) siano composti da due polarità, uguali ma contrarie. Dalle stelle alla
nostra coscienza, siamo tutti processi duali complementari.
La
stessa comunicazione che si instaura fra due persone è un fenomeno
oscillatorio, dove l’uno reagisce all’altro, come in una danza dove, se un
ballerino avanza, l’altro deve retrocedere, specularmente.
Perfino
il sesso è un fenomeno oscillatorio.]
Quello
che nessuno ha ancora capito è che questa simmetria si esprime anche in quel
processo che chiamiamo coscienza: due centri contrapposti ma uniti – uno schema
che ritroviamo fisicamente nelle simmetrie del corpo e del DNA, e mentalmente
nei pensieri, nei sentimenti e delle emozioni; e perfino negli avvenimenti.
Esistono
vari tipi di simmetria: il mio modello è quello di una moneta con due facce
uguali, oppure quello delle due polarità nel simbolo yang/yin del taoismo, oppure
quello dei concetti, dei sentimenti e delle emozioni; oppure quello degli
avvenimenti che si alternano. Si tratta sempre di due polarità contrapposte ma
unite: l’una è simmetrica all’altra, da cui non può prescindere.
La teoria delle
oscillazioni o del ciclo degli opposti è un concetto filosofico che descrive
come le forze contrarie siano interconnesse e si succedano in un ciclo
continuo. Questa teoria è radicata nella filosofia cinese e nella fisica
moderna.
Secondo questa teoria, ogni cosa contiene all’interno di sé il seme del suo opposto. Ad esempio, il caldo contiene il seme del freddo e viceversa. Questo ciclo di opposizioni non è statico ma dinamico, poiché gli stati di Yin e Yang si
trasformano l’uno nell’altro nel tempo.
Inoltre, la teoria suggerisce che la vita stessa è un processo di cambiamento costante, dove gli opposti si contrappongono e si bilanciano per mantenere l’armonia
dell’universo. Questo ciclo è visibile in molti aspetti della natura, come le stagioni, le fasi lunari, le reazioni chimiche, la mente, il DNA, ecc.
La teoria può essere applicata anche al comportamento umano e alle emozioni. Ad esempio, la
teoria dei processi opponenti ipotizza che le emozioni siano collegate a coppie di opposti che si mantengono in equilibrio fra loro attorno a un livello di omeostasi.
In sintesi, questa teoria ci insegna che gli opposti non sono solo contrastanti ma anche complementari e necessari per il mantenimento dell’equilibrio e della continuità nella vita e nell’universo.
Ecco alcuni esempi specifici
di equilibrio tra Yin e Yang nella vita quotidiana:
Sonno e Attività:
Il sonno rappresenta lo Yin, un periodo di riposo e conservazione dell’energia,
mentre l’attività rappresenta il Yang, un periodo di energia e azione. Un equilibrio sano tra sonno e attività è essenziale per la salute fisica e mentale.
Cibo: In una dieta equilibrata, il cibo energetico (Yang) come la carne e i cereali è bilanciato con il cibo nutriente (Yin) come le verdure e i frutti. Questo aiuta a mantenere l’equilibrio del corpo.
Emozioni: Le emozioni positive (Yang) come la gioia e l’entusiasmo sono bilanciate con le emozioni negative (Yin) come la tristezza e la rabbia. Gestire queste emozioni
in modo equilibrato può portare a una vita emotivamente stabile.
Ambiente: Un ambiente lavorativo che combina spazi aperti e luminosi (Yang) con aree tranquille e ombreggiate (Yin) può migliorare la produttività e il benessere
dei dipendenti.
Relazioni: In una relazione, l’affetto e il supporto reciproco (Yang) sono bilanciati con
l’indipendenza e lo spazio personale (Yin), creando un rapporto sano e armonioso.
Questi esempi mostrano come l’equilibrio tra Yin e Yang possa essere applicato in vari aspetti della vita.
Secondo la teoria, se esiste un polo emozionale, esiste anche il suo opposto.
Questo perché le emozioni sono viste come coppie di opposti che si bilanciano a
vicenda. Ad esempio, la felicità (Yang) è bilanciata dalla tristezza (Yin), e
la rabbia (Yang) è bilanciata dalla calma (Yin). Questo equilibrio è essenziale
per mantenere l’armonia emotiva e psicologica, e quindi il benessere.
Questo schema diadico
(dualismo nell’unità) riguarda anche il cervello-mente. Se infatti dividiamo
chirurgicamente i due emisferi del cervello, si possono avere gravi problemi di
percezione e di identità, perché è come se avessimo due cervelli-mente che
operano senza coordinamento. Ma, siccome il cervello è molto plastico, può
anche riprodurre la dualità in un solo emisfero, come nel caso di un magnete
diviso in due.
Anche Einstein riteneva che
l’universo fosse simmetrico.
Ma, ovviamente, se c’è la
simmetria, ci dev’essere anche la non-simmetria, l’asimmetria.
Insomma il ciclo degli
opposti si estende all’infinito.
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