lunedì 10 giugno 2024

Simmetrie universali

 

Data l’onnipresenza delle strutture simmetriche, è logico pensare che anche l’universo abbia un anti-universo. E infatti oggi leggo un articolo su Futuro Prossimo un articolo in cui si parla di questa ipotesi. Che non è del tutto nuova: già nel 2018, scienziati del Perimeter Institute of Theoretical Physics avevano proposto un concetto simile, suggerendo che il nostro universo fosse l’immagine speculare di un universo che scorre all’indietro nel tempo. Oggi, Naman Kumar, ricercatore dell’Indian Institute of Technology, propone un modello rivoluzionario per cui il nostro universo potrebbe essere parte di una coppia. Sarebbe connesso con un anti universo, un gemello cosmico il cui flusso temporale scorre in direzione opposta al nostro.

Io l’idea l’avevo già anticipata in un post del 10 aprile intitolato “Il contro-mondo”. Ve lo ricordo:

[Alcuni scienziati ipotizzano che potrebbe esistere un “universo specchio”, simmetrico a questo, ma formato da energia e materia oscura. Come descritto dall’astrofisico Paul Sutter, l’idea presuppone che, per ogni interazione della materia normale nel nostro universo, si verifichi un’interazione speculare nell’universo della materia oscura. I due universi sarebbero l’uno lo specchio dell’altro: un nuovo tipo di simmetria universale.

Io ne avevo già accennato nel post intitolato “L’energia basilare”. Vi riporto quel che avevo scritto:

“L’energia che mettiamo nell’odiare è uguale (se non superiore) a quella che mettiamo nell’amare. Solo il senso è diverso – proprio come nelle due forze accoppiate della fisica: uguali per intensità ma contrarie per direzione. Però l’energia è la stessa. Oppure nell’essere di destra o di sinistra, oppure nell’essere maschi o femmine oppure nell’essere pro o contro oppure nel dire si o no oppure nell’essere negativi o positivi oppure nell’essere felici o infelici oppure nel provare piacere o dolore oppure nel provare sofferenza o gioia oppure nel nascere o nel morire, ecc.

L’energia impiegata è sempre la stessa: ne abbiamo una certa quantità, e, quando si esaurisce, non possiamo più vivere in questo mondo. Non so se esistono un’energia e una materia oscura o negativa, che fanno da contrappeso a quelle percepibili, chiare, “positive” (gli scienziati le stanno cercando). Probabilmente sì, perché tutto in questo mondo è simmetrico. E un’idea o un ente sono reali solo in connessione con il loro contrario.

Quindi ad un’energia e a una materia evidenti devono corrispondere un’energia una materia oscure. Tutto è simmetrico. Il che ci dà una bella speranza, perché nella morte, passeremmo da un mondo a un contro-mondo.

Del resto, proprio in questi giorni abbiamo avuto la prova che è possibile estrarre energia dal vuoto quantico. Cioè, dal vuoto viene il pieno, come dicevo. Perché il pieno, cioè il tutto, non può che venire dal suo contrario: il vuoto o il niente.

I fisici dicono che non ha senso parlare di un’energia positiva o negativa, ma, in campo psichico, noi lo verifichiamo continuamente. Se, per la terza legge di Newton, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria (dunque “negativa”), questo succede pure nella vita di tutti i giorni e nella vita psichica, anche se non in modo meccanico.

E succede nell’alternanza degli eventi, perché esiste una specie di legge di retribuzione negli fatti (karmica, ma in senso contrario e spesso non individuale) e nella vita psichica, perché gli stati d’animo sono dialettici, come ognuno ben sa. Sentirsi su o giù, pieni di fiducia o depressi, ottimisti o pessimisti, illusi o disillusi… è normale. Come è normale pensare per contrapposizione di concetti: bene/male, alto/basso, pieno/vuoto, successo/insuccesso, vincita/perdita, luce/ombra, nascita/morte, inizio/fine, ecc.

In fondo la realtà, fisica, mentale o degli eventi, è sempre dialettica, non nel senso di una progressione (non c’è ne positivo né negativo in assoluto) ma nel senso dell’azione/ reazione, che è sempre attiva.”

Non c’è niente da fare: tutto è simmetrico, perché tutto segue la legge dell’oscillazione, la quale prevede che tutti i processi (anche l’universo intero) siano composti da due polarità, uguali ma contrarie. Dalle stelle alla nostra coscienza, siamo tutti processi duali complementari.

La stessa comunicazione che si instaura fra due persone è un fenomeno oscillatorio, dove l’uno reagisce all’altro, come in una danza dove, se un ballerino avanza, l’altro deve retrocedere, specularmente.

Perfino il sesso è un fenomeno oscillatorio.]

 

Quello che nessuno ha ancora capito è che questa simmetria si esprime anche in quel processo che chiamiamo coscienza: due centri contrapposti ma uniti – uno schema che ritroviamo fisicamente nelle simmetrie del corpo e del DNA, e mentalmente nei pensieri, nei sentimenti e delle emozioni; e perfino negli avvenimenti.

Esistono vari tipi di simmetria: il mio modello è quello di una moneta con due facce uguali, oppure quello delle due polarità nel simbolo yang/yin del taoismo, oppure quello dei concetti, dei sentimenti e delle emozioni; oppure quello degli avvenimenti che si alternano. Si tratta sempre di due polarità contrapposte ma unite: l’una è simmetrica all’altra, da cui non può prescindere.

La teoria delle oscillazioni o del ciclo degli opposti è un concetto filosofico che descrive come le forze contrarie siano interconnesse e si succedano in un ciclo continuo. Questa teoria è radicata nella filosofia cinese e nella fisica moderna.

Secondo questa teoria, ogni cosa contiene all’interno di sé il seme del suo opposto. Ad esempio, il caldo contiene il seme del freddo e viceversa. Questo ciclo di opposizioni non è statico ma dinamico, poiché gli stati di Yin e Yang si trasformano l’uno nell’altro nel tempo.

Inoltre, la teoria suggerisce che la vita stessa è un processo di cambiamento costante, dove gli opposti si contrappongono e si bilanciano per mantenere l’armonia dell’universo. Questo ciclo è visibile in molti aspetti della natura, come le stagioni, le fasi lunari, le reazioni chimiche, la mente, il DNA, ecc.

La teoria può essere applicata anche al comportamento umano e alle emozioni. Ad esempio, la teoria dei processi opponenti ipotizza che le emozioni siano collegate a coppie di opposti che si mantengono in equilibrio fra loro attorno a un livello di omeostasi.

In sintesi, questa teoria ci insegna che gli opposti non sono solo contrastanti ma anche complementari e necessari per il mantenimento dell’equilibrio e della continuità nella vita e nell’universo.

Ecco alcuni esempi specifici di equilibrio tra Yin e Yang nella vita quotidiana:

Sonno e Attività: Il sonno rappresenta lo Yin, un periodo di riposo e conservazione dell’energia, mentre l’attività rappresenta il Yang, un periodo di energia e azione. Un equilibrio sano tra sonno e attività è essenziale per la salute fisica e mentale.
Cibo: In una dieta equilibrata, il cibo energetico (Yang) come la carne e i cereali è bilanciato con il cibo nutriente (Yin) come le verdure e i frutti. Questo aiuta a mantenere l’equilibrio del corpo.
Emozioni: Le emozioni positive (Yang) come la gioia e l’entusiasmo sono bilanciate con le emozioni negative (Yin) come la tristezza e la rabbia. Gestire queste emozioni in modo equilibrato può portare a una vita emotivamente stabile.
Ambiente: Un ambiente lavorativo che combina spazi aperti e luminosi (Yang) con aree tranquille e ombreggiate (Yin) può migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti.
Relazioni: In una relazione, l’affetto e il supporto reciproco (Yang) sono bilanciati con l’indipendenza e lo spazio personale (Yin), creando un rapporto sano e armonioso.
Questi esempi mostrano come l’equilibrio tra Yin e Yang possa essere applicato in vari aspetti della vita.

Secondo la teoria, se esiste un polo emozionale, esiste anche il suo opposto. Questo perché le emozioni sono viste come coppie di opposti che si bilanciano a vicenda. Ad esempio, la felicità (Yang) è bilanciata dalla tristezza (Yin), e la rabbia (Yang) è bilanciata dalla calma (Yin). Questo equilibrio è essenziale per mantenere l’armonia emotiva e psicologica, e quindi il benessere.

Questo schema diadico (dualismo nell’unità) riguarda anche il cervello-mente. Se infatti dividiamo chirurgicamente i due emisferi del cervello, si possono avere gravi problemi di percezione e di identità, perché è come se avessimo due cervelli-mente che operano senza coordinamento. Ma, siccome il cervello è molto plastico, può anche riprodurre la dualità in un solo emisfero, come nel caso di un magnete diviso in due.

Anche Einstein riteneva che l’universo fosse simmetrico.

Ma, ovviamente, se c’è la simmetria, ci dev’essere anche la non-simmetria, l’asimmetria.

Insomma il ciclo degli opposti si estende all’infinito.

 

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