domenica 16 giugno 2024

Nuovi dei: le forze

 

I nuovi dei: le forze

Per noi, il concetto di intelligenza-coscienza è legato all’idea di un sistema nervoso centrale e di un cervello fatto come il nostro, che, attraverso la trasmissione di segnali elettrici, permette di apprendere dall’esperienza e reagire ai cambiamenti, alle interazioni e agli stimoli dell’ambiente circostante. Ma ci sono piante che, di fronte all’aggressione di animali erbivori, producono sostanze difensive che scoraggiano i predatori. E comunicano anche fra di loro. Non hanno un cervello, ma hanno chiaramente coscienza di sé e dell’altro da sé. Quindi hanno un’intelligenza. Sono consapevoli dei pericoli e regiscono. Qualcuno ha anche rilevato che le piante dimostrano paure e gioia. Come è possibile? È vero che comunicano con sostanze chimiche, ma devono comunque avere una consapevolezza e una intelligenza.

Dobbiamo dunque ammettere che la coscienza, in vari gradi, appartenga a tutti gli esseri viventi, animali e piante. Ma, se non è legata al cervello, da che cosa dipende?

E non è finita. Le quattro leggi fondamentali della fisica ci dicono che anche i corpi (che consideriamo) inanimati interagiscono fra di loro. Dunque comunicano, in qualche modo.

Quando due esseri viventi entrano in comunicazione (per esempio la gazzella e il leone, o una pianta e il predatore), scatta subito una comprensione immediata che porterà entrambi a reagire in un certo modo. E questo perché sono esseri intelligenti e coscienti. Ma che dire di due corpi inanimati?

Eppure i corpi (atomi, particelle, cellule, pianeti, stelle, galassie…) interagiscono secondo le quattro leggi fondamentali della fisica, che riguardano le interazioni deboli, le interazioni forti, l’elettromagnetismo e la forza di gravità. Come fanno?

Pensiamo solo alla forza di gravità che opera continuamente su noi e su tutto l’universo. Come fa, visto che non ha nessun contatto?

Secondo la legge di gravitazione universale di Newton, ogni coppia di oggetti con massa si attrae reciprocamente con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra i loro centri. Questa forza è sempre attrattiva e agisce a distanza, senza bisogno di contatto fisico. È la forza che mantiene i pianeti in orbita attorno al Sole e le stelle all’interno delle galassie. Anche se la gravità è la più debole delle forze fondamentali, ha un effetto cumulativo su grandi distanze e masse, rendendola la forza dominante su scala cosmica. Ma come agisce?

 Non è certo una forza da poco. Gioca un ruolo fondamentale nella formazione delle galassie. Dopo il Big Bang, l’universo era inizialmente omogeneo, ma le piccole fluttuazioni quantistiche primordiali sono cresciute a causa dell’instabilità gravitazionale. Queste fluttuazioni hanno portato alla formazione di strutture più dense, dove la gravità ha attratto ulteriore materia, compresi gas e polveri, portando alla formazione di stelle e galassie. La gravità ha continuato a influenzare l’evoluzione delle galassie, causando fusioni e interazioni che hanno portato alle varie forme e dimensioni osservabili oggi. Inoltre, la gravità è responsabile per la distribuzione delle galassie nell’universo e per lo sviluppo delle strutture su larga scala, come i superammassi e i filamenti galattici.

In sintesi, senza la forza gravitazionale, l’universo non avrebbe le complesse strutture galattiche che osserviamo oggi, e la materia sarebbe rimasta distribuita in modo uniforme senza formare le stelle, i pianeti e le galassie che costituiscono il nostro universo osservabile e noi stessi.

Perciò la gravità ha una capacità di interazione e di trasformazione incredibile. Ma come fa a interagire se è senza contatto? Ed è una forza bruta… o intelligente? È difficile pensare che tutto avvenga per caso. La forza di gravità ha plasmato il nostro universo… per renderlo possibile e vivibile. Sembra quasi un potere divino. Senza contatto, senza cervello, senza organi, ma super-intelligente. E, se è così super-intelligente, volete che non abbia una coscienza? Ma in che senso può essere cosciente?

La gravità – ci spiega la fisica - è una forza di campo, il che significa che agisce attraverso lo spazio vuoto senza bisogno di contatto fisico diretto tra i corpi. Questo concetto fu proposto da Newton nel XVII secolo e contrastava con la visione aristotelica che le forze potessero agire solo con il contatto.

La gravità opera attraverso ciò che viene chiamato il campo gravitazionale. Ogni oggetto con massa distorce lo spazio-tempo intorno a sé, creando un “pozzo” gravitazionale. Quando un altro oggetto con massa entra in questo campo, la curvatura dello spazio-tempo lo influenzerà, causando un movimento che riconosciamo come l’attrazione gravitazionale.

La teoria della relatività generale di Albert Einstein ha approfondito questa comprensione, descrivendo la gravità non come una forza che agisce a distanza, ma come una proprietà della geometria dello spazio-tempo. Secondo Einstein, la materia dice allo spazio-tempo come curvarsi, e lo spazio-tempo dice alla materia come muoversi.

In pratica, questo significa che se la Terra non fosse presente, la Luna si muoverebbe in linea retta nello spazio. Tuttavia, a causa della curvatura dello spazio-tempo causata dalla massa della Terra, la Luna segue un percorso curvo attorno alla Terra, che è la sua orbita. Questo è vero per tutti i corpi celesti e spiega come i pianeti orbitano attorno alle stelle, le stelle attorno ai centri delle galassie, e così via, tutto senza contatto fisico.

Ma, attenzione, ripeto quello che mi ha suggerito l’intelligenza artificiale: “la materia dice allo spazio-tempo come curvarsi, e lo spazio-tempo dice alla materia come muoversi”. Ma come lo “dice”? Non certo a parole.

Qui abbiamo forze che non parlano, che non hanno un cervello, che non hanno un organismo, ma che riescono a comunicare e ad agire. Come fanno? Sembra veramente che abbiano un disegno intelligente. Ma come possono averlo se non hanno coscienza?

Dobbiamo ammettere che ce l’abbiano, la coscienza, ma non collegata a un corpo e a un cervello!

Per capirlo, bisogna tornare alla nostra idea di coscienza. Un tempo si parlava degli dei, che dirigevano tutti i processi. Poi si è arrivati al Dio solo. E adesso si parla di forze…. È cambiato poco, questione di nomi diversi. Se invece di parlare di forze, parlassi di Zeus o di Ares, sarebbe lo stesso. Il fatto è che noi non sappiamo né che cosa sia Zeus né che cosa siano queste forze. Le definiamo con altre parole, ma non sappiamo che cosa siano, in realtà. Domandate a un fisico che cosa sia veramente l’energia. Vi parlerà di movimento e di lavoro. Ma in effetti non lo sa.

Ritorniamo alla gravità. Siamo arrivati al campo di forze. Si tratta di un concetto fondamentale in fisica che descrive come una forza può agire a distanza su un altro corpo senza contatto fisico diretto. In un campo di forze, ogni punto dello spazio è associato a un vettore che rappresenta la forza che agirebbe su un oggetto se fosse presente in quel punto.

Per esempio, il campo gravitazionale è un tipo di campo di forze: un corpo massivo come la Terra crea un campo gravitazionale che si estende nello spazio circostante. Un altro corpo con massa che entra in questo campo sperimenta una forza di attrazione gravitazionale verso il primo corpo. Questo accade anche se non c’è contatto fisico tra i due corpi.

Un altro esempio è il campo elettrico, che descrive come le cariche elettriche influenzano altre cariche nello spazio circostante. Le linee di campo elettrico forniscono una rappresentazione visiva di come il campo elettrico si manifesta in ciascun punto dello spazio, indicando la direzione e l’intensità della forza che una carica di prova sperimenterebbe se fosse collocata in quel punto.

In generale, i campi di forze sono rappresentazioni utili per comprendere e calcolare l’effetto delle forze su larga scala, come nei casi della gravità e dell’elettromagnetismo, e sono essenziali per la descrizione delle interazioni fondamentali nell’universo.

Ma stiamo parlando di forze o di esseri intelligenti e coscienti?

 

Anche la fisica mena il can per l’aia. Non arriva mai all’essenza delle cose. Ma descrive con parole o simboli matematici altre parole e simboli.

Alla fine, l’unica cosa che conti sono gli esperimenti. Le teorie vengono accettate in quanto portano ad esperimenti che “funzionano,” che producono qualcosa di tangibile. Questa è l’unica prova di verità. Le cose sono “vere” in quanto funzionano, almeno temporaneamente.

Ora la nostra coscienza è vera perché funziona. E le forze sono vere perché e fino a che ci danno dei risultati concreti. Ma non parliamo di verità o di realtà in senso assoluto.

Che cosa significa dunque essere intelligenti-coscienti? Far “funzionare” le cose.

E, siccome la gravità e le altre forze, fanno funzionare le cose, dobbiamo concludere che sono intelligenti-coscienti. Sono i nuovi dei.

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