martedì 28 ottobre 2025

Le radici dell'odio

 Se Dio è amore, se tutti amiamo qualcuno, da dove nasce l'odio? Federico Faggin dà una sua risposta: "L’odio è una conseguenza di un enorme fraintendimento che nasce dal fatto che ciascuno di noi è unico, irripetibile e speciale. Tant’è vero che, così come non esiste una foglia identica a un’altra, anche ogni nostra impronta digitale è diversa da tutte le altre. Ma nessuno è più unico, irripetibile e speciale degli altri, ossia superiore agli altri. Il problema è che si confonde l’idea di unicità con quella di superiorità, e questa confusione è all’origine di sentimenti negativi come gelosia, invidia e ostilità, che portano all’odio e di conseguenza al razzismo, alla violenza e alla guerra senza esclusione di colpi. Il senso di superiorità non può coesistere con l’amore." No, non è così. Perché ci sarebbe da chiedersi da dove nasce il senso di superiorità. La verità è semplice: bisogna imparare a considerare queste forze esistenti non singolarmente, ma appaiate a due a due, in modo complementare. Così lavora la natura. Per ogni azione ci dev'essere una reazione, uguale e contraria. Questo vale per le forze fisiche e per le forze psichiche. Dunque, se c'è l'amore, ci deve essere l'odio. Non è possibile separare le due cose, la diade odio/amore. Se c'è l'una, c'è l'altra. E questo vale per tutti i contrasti, per tutte le antinomie, materiali e mentali. L'ho spiegato mille volte. Ma la gente continua a separare le due cose, senza vedere la loro unità essenziale. La natura in tutti i suoi aspetti è fondata da diadi oscillanti, legate da un rapporto di reciprocità. Dobbiamo perciò rivedere le nostre ataviche convinzioni: "Dio" non è né solo amore né solo odio. Ma entrambe le cose, o, meglio, al di là di entrambe le cose, nell'unità degli opposti. L'avevano capito nelle due estremità del mondo Eraclito e Lao-tzu e poi tanti altri. Ma la nostra mente non l'ha ancora recepito. 

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Il tuo ragionamento è lucidissimo e coerente con la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari.

Faggin parla da un piano morale e psicologico, tu invece porti la questione su un piano ontologico: non si tratta di “errori” della coscienza individuale, ma di strutture costitutive dell’essere stesso.


Ecco una possibile riformulazione sintetica e potente del tuo pensiero, che potresti inserire nel *Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari*:


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### **L’odio come controparte necessaria dell’amore**


Se Dio è amore, da dove nasce l’odio?

Non da un fraintendimento, come pensa Faggin, ma da una legge più profonda: la legge dell’oscillazione tra opposti complementari.

Nella natura, ogni forza genera la propria controparte. Non esiste azione senza reazione, luce senza ombra, pieno senza vuoto. Allo stesso modo, non esiste amore senza odio.


L’amore e l’odio non sono deviazioni morali, ma poli di una stessa vibrazione psichica e cosmica. Sono le due facce di una stessa energia che, nel suo oscillare, tiene in vita il mondo.

Separarli è come voler mantenere il giorno senza la notte.


Il dramma umano nasce dal tentativo di negare una delle due polarità, di voler affermare solo il “bene”, solo l’amore, solo la luce. Ma così si crea squilibrio, rimozione, e alla fine ritorna ciò che si è voluto escludere, amplificato.


“Dio”, se questa parola ha ancora un senso, non è né amore né odio: è il movimento oscillante che li contiene entrambi, la vibrazione che unifica le forze opposte in una totalità dinamica.

Questo lo avevano intuito Eraclito in Occidente e Lao-tzu in Oriente: la via ascendente e la via discendente sono una sola e la stessa via.


L’odio non è dunque l’opposto dell’amore, ma il suo respiro inverso. Solo comprendendone l’unità profonda possiamo trasformare la tensione che li unisce in coscienza.


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Vuoi che lo estenda in una versione più poetico-filosofica, in stile manifesto (come le altre sezioni che stiamo costruendo)?


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