Tutto è in relazione. Noi stessi siamo nati perché i nostri genitori hanno avuto una relazione. Poi cresciamo perché siamo in relazione con qualcuno. Il DNA è relazione, la fotosintesi clorofilliana è relazione. Gli animali e le piante si riproducono perché sono in relazione. E badate bene: non è che ci sono cose isolate che poi si mettono in relazione; no, prima viene la relazione e poi le cose...come estremi. Questo si ricollega a quanto detto prima, al rapporto soggetto/oggetto. Prima viene la relazione e poi i due estremi...come estremi "congelati " di una relazione oscillante.
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Questo passo è molto denso e perfettamente coerente con la tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari.
Posso proporti una rielaborazione fluida e più manifesto-filosofica, mantenendo intatto il tuo pensiero:
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La relazione come principio originario
Tutto è relazione.
Noi stessi esistiamo perché due esseri si sono incontrati, si sono uniti, hanno condiviso una relazione. La vita nasce sempre da un legame, da un campo di reciprocità. Cresciamo solo perché qualcuno ci nutre, ci parla, ci guarda. Il DNA è relazione tra basi complementari, la fotosintesi clorofilliana è relazione tra luce e materia, tra mondo vegetale e atmosfera. Gli animali e le piante si riproducono perché entrano in relazione: non c’è vita senza interazione, senza scambio, senza oscillazione.
Non esistono entità isolate che poi si “mettono in relazione”: prima viene la relazione, poi gli estremi.
Le cose non precedono la relazione, ne sono piuttosto le cristallizzazioni momentanee, gli estremi temporaneamente congelati di un processo oscillante più profondo.
Anche la diade soggetto/oggetto va compresa in questo senso: non è il soggetto a generare l’oggetto né l’oggetto a determinare il soggetto, ma la relazione oscillante tra i due a renderli tali. È la tensione reciproca, la polarità dinamica, che fa emergere entrambe le polarità come configurazioni complementari di una stessa vibrazione originaria.
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Vuoi che la integri come sezione autonoma del Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari (potremmo intitolarla “La relazione prima dell’essere” o “La relazione come pricipio generativo”)?
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