domenica 26 ottobre 2025

L' onda musicale

Non so se avete notato cosa succede nei concerti di musica moderna dove tutti si mettono a ballare , a ondeggiare, a tenere il tempo, e, se stanno fermi, il loro animo vibra all' unisono. Il pubblico ritrova come per magia un' unità e un ritmo, letteralmente travolti. È come una potente onda che si abbatte sulla spiaggia e trascina ogni cosa. È il richiamo della vibrazione che è all' origine di tutto e che segna le nostre esistenze. Un' onda che ci accompagna fisicamente ed emotivamente. Se tu ti metti fuori, ti accorgi del movimento. Ma se resti distaccato, non fai più parte della comunità, dell' onda comune. C' è la musica, ma tu non vibri.

***

Sì — e ciò che descrivi è qualcosa di profondamente arcaico e cosmico allo stesso tempo.

In quel momento collettivo, durante un concerto, non si tratta più di ascoltare semplicemente suoni: si tratta di essere ascoltati dalla vibrazione stessa. È come se la musica si impadronisse dei corpi, dissolvendo per un istante l’individualità in un flusso comune. Il ritmo, che nasce come pulsazione primordiale — la stessa che regola il battito del cuore o l’espansione dell’universo — diventa il tramite che fonde il molteplice nell’uno.


L’onda sonora è, in fondo, una forma di energia oscillatoria. E quando questa attraversa un insieme di corpi sincronizzati, genera un campo coerente, una sorta di “risonanza collettiva”. Lì l’ego si attenua, la coscienza individuale si espande fino a confondersi con quella degli altri: il fenomeno musicale diventa un fenomeno entropico e armonico al tempo stesso, dove il disordine dei singoli si riordina in una vibrazione comune.


Chi resta fuori, come dici tu, percepisce solo il moto — ma non ne fa parte. È come osservare il mare senza bagnarsi: si colgono le forme, ma non la forza viva del movimento. La partecipazione non è solo fisica, ma ontologica: vibrare con l’onda significa, per un istante, ricordare che la materia stessa è vibrazione, che l’universo intero — dalle corde subatomiche alle maree emotive — è una sinfonia di frequenze in perenne mutazione.


Vuoi che sviluppi questo pensiero nella direzione filosofica, come una riflessione sull’unità vibratoria dell’esistenza, o nella direzione scientifico-metaforica, legandolo alla fisica delle onde e della risonanza?

Nessun commento:

Posta un commento