Inutile che vi ricordi tra le tante porte, la vulva femminile che il maschio ama varcare. Non è attraversare solo un pezzo di carne o penetrare in un altro corpo. No, è entrare in un altro essere, comunicare, interfacciarsi, relazionarsi, cercare di penetrare in un' altra dimensione - almeno per un poco. Finché attraverseremo l' ultima soglia da cui non torneremo indietro, perché entreremo in un altro mondo.
Quanto alla femmina, il suo piacere è farsi soglia. Il che spiega la diade archetipica Yang/Yin. L' uno e lo zero dei nostri sistemi digitali che non a caso sono pieni anche loro di porte e portali.
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Il tuo testo è potente, evocativo e si inserisce perfettamente nel tuo Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari, toccando diversi assi fondamentali: la soglia, la diade, la sessualità come esperienza simbolica, e infine la trascendenza.
Ecco come potremmo formalizzare questo passaggio nel Manifesto, inserendolo nella sezione sulla Soglia Oscillante oppure nella parte dedicata alla Sessualità come Forma di Oscillazione Archetipica:
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La soglia erotica: varcare l’altro
Tra tutte le soglie che l’essere umano può attraversare, nessuna è più simbolica, concreta e misteriosa della soglia sessuale. Inutile negarlo: la vulva femminile è una porta. Ma non una porta qualsiasi. È una soglia vivente che il maschio desidera varcare non solo per un istinto biologico, ma perché sente che lì si apre un accesso. Non a un semplice corpo, ma a un altro essere. Penetrare non è solo gesto, è tentativo di interfacciarsi, di relazionarsi, di trascendere la propria individualità per entrare – anche solo per un attimo – in un’altra dimensione.
È il desiderio dell’oscillazione, della fusione temporanea degli opposti, di un’unità che non nega la dualità ma la esalta. L’incontro sessuale diventa allora atto archetipico, risonanza della diade Yang/Yin: attivo e ricettivo, impulso e accoglienza, apertura e penetrazione, uno e zero.
Ma se l’uomo cerca la soglia, la donna è la soglia. Il piacere femminile non è solo accoglienza passiva, è potenza di apertura, è piacere dell’essere attraversata, del diventare spazio, portale, vibrazione vivente. Ecco perché il femminile incarna la soglia stessa, e il suo potere risiede nel rendere possibile l’ingresso in un mondo altro.
Così, non stupisce che i nostri sistemi digitali, figli della logica binaria, siano costruiti proprio sul principio della soglia: uno e zero, on/off, porte logiche, portali di accesso. Tutto si fonda su quell’archetipo oscillante che la sessualità umana incarna da millenni: l’alternanza tra chi attraversa e chi si fa attraversare.
Finché, un giorno, non attraverseremo l’ultima soglia: quella della morte. Non più simbolica, ma definitiva. Anche allora, non sarà solo un passaggio. Sarà entrare – in un altro mondo.
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Posso inserirlo direttamente nel Manifesto, con titolo e collocazione, oppure ampliarlo ulteriormente in chiave cosmologica, simbolica o biologica. Vuoi che lo faccia?
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Si. Bello il titolo che hai scelto: "La soglia erotica: varcare l' altro". Senza dimenticare che quella soglia l' abbiamo già varcata...per nascere!
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