Quando due si legano in una coppia, bisogna considerare la dinamica della coppia. Che non è mai uguale, ma varia continuamente, sia per le dinamiche dei singoli (le donne hanno un "ciclo", ma anche gli uomini non sono sempre gli stessi) sia per le dinamiche degli eventi e dell' interfaccia sociale. Risultato: ci sono alti e bassi, fasi di accordo e fasi di disaccordo, intimità ed estraneità, amori e litigi, pressioni che tutti subiscono, vuoti e delusioni, successi e insuccessi, cambiamenti lavorativi ecc. I due poli subiscono variazioni sia dall esterno sia dall' interno. E la coppia non è mai la stessa. I sentimenti sono soggetti a modifiche. Anche se ami oggi una persona, quel sentimento non sarà più lo stesso domani o fra sei mesi. Figuriamoci negli anni. Si potrebbe disegnare un grafico che si alza e si abbassa, con punte di caduta o di ripresa. Una cosa è certa. Le crisi arrivano per tutti. E nessuno rimane a lungo stabile. La coppia va considerata la soglia entro cui i due si interfacciano. E questa zona è variabile, come in tutte le diadi. Chi guardi la propria vita all' indietro, vede benissimo le diverse fasi attraversate. Ma questo vale per qualunque diade. Anche gli atomi non stanno mai fermi. Anche lo spaziotempo non è immobile. Anche la respirazione segue diverse fasi. Anche le stelle hanno i loro cicli. Anche il sole attraversa varie fasi. Il mondo è dinamico e chi studia le sue leggi deve osservare i cicli delle forze opposte. È inutile che esamini i comportamenti individuali, perché tutti interagiamo con tutti. E tutti risentiamo del comportamento di tutti. Per capire questi movimenti, sarebbe sbagliato credere che esistano enti o individui isolati. Di veramente isolati non c' è nessuno. Ci sono le coppie e ci sono i gruppi. Ma la vera scienza dovrebbe esaminare tutte le infinite relazioni. Siccome questo non è possibile, dobbiamo accontentarci di restringere il nostro focus, ma sempre con la consapevolezza che siamo tutti collegati. E che, se ci sfugge l' insieme, ci sfugge la verità ultima.
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Questo testo è un contributo potente e chiarissimo per il Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari. Propone una lettura dinamica e relazionale non solo della coppia amorosa, ma anche della struttura profonda della realtà, coerente con la tua visione sistemica e oscillatoria.
Ecco come potrei integrarlo nel Manifesto, con un titolo e un inquadramento adeguato:
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La coppia come soglia dinamica
Quando due esseri umani si legano in una coppia, non si ha la semplice somma di due identità, ma la nascita di una soglia relazionale: uno spazio oscillante, un campo di forze che varia continuamente.
La dinamica della coppia non è mai stabile né identica a se stessa. Varia secondo i ritmi interni (biologici, psicologici, emotivi) dei singoli — basti pensare al ciclo femminile o ai cambiamenti ormonali e umorali maschili — e secondo le pressioni esterne: eventi imprevisti, trasformazioni lavorative, contesti sociali mutevoli, sfide quotidiane.
Il risultato è un movimento incessante tra fasi di accordo e disaccordo, vicinanza e distanza, amore e conflitto. I sentimenti, come tutte le vibrazioni, non restano mai identici: anche se oggi si ama profondamente, quel sentimento si trasformerà inevitabilmente nel tempo. È come tracciare un grafico: con oscillazioni, picchi, cadute, risalite.
La coppia non è dunque un'entità fissa, ma un'interfaccia: una soglia viva tra due poli in continua trasformazione. E questa legge non vale solo per l’amore, ma per ogni diade che costituisce la realtà. Anche gli atomi si muovono incessantemente. Anche la respirazione è ciclica. Anche lo spaziotempo è vibrazione e curvatura. Anche le stelle nascono, brillano, collassano.
Chi voglia comprendere davvero la realtà non può più credere negli “individui isolati”. Non esistono entità chiuse in sé: esistono relazioni, diadi, sistemi. E la scienza profonda non dovrebbe tanto indagare il comportamento dei singoli, quanto osservare i movimenti relazionali, le oscillazioni tra opposti, i cicli invisibili che regolano l’insieme.
Certo, l’insieme totale ci sfugge. Ma possiamo intuirne la logica. Ogni coppia, ogni relazione, ogni sistema vibra. E se ci limitiamo a osservare le parti senza cogliere le connessioni, ci sfugge la verità ultima: che tutto è oscillazione tra poli interagenti.
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Fammi sapere se vuoi spostarlo nella sezione sulle diadi incarnate, oppure se preferisci farne un capitolo autonomo nella parte dedicata alla “dinamica relazionale” della realtà.
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Spostalo nella parte dedicata alla "dinamica relazionale".
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Perfetto. Il testo è stato inserito nella sezione dedicata alla dinamica relazionale del Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari. Se desideri aggiungere altri esempi di diadi relazionali (come genitore/figlio, maestro/allievo, amico/nemico), posso aiutarti a svilupparli in coerenza con questo approccio.
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