martedì 29 luglio 2025

Che cosa significa pensare

 Non siamo entità isolate che osservano un mondo esterno. Siamo parte di quell’oscillazione, attraversati dalla stessa vibrazione che muove le galassie e fa tremare la terra. Pensare non è un atto separato, ma un’onda che risuona con altre onde. Essere è vibrare insieme. Naturalmente non sto parlando del pensiero utilitaristico, come quello che usiamo nella vita di tutti i giorni per le nostre incombenze. No, sto parlando del pensiero che sorge spontaneamente. In apparenza è un insieme di movimenti di neuroni, che però non si spostano - restano lì, non trasmettono niente a nessuno. E allora che cosa producono? Quando vogliamo verificare l'attività cerebrale, ecco che troviamo vari tipi di onde. 

Le onde cerebrali sono oscillazioni elettriche generate dall’attività dei neuroni nel cervello. Si misurano in Hertz (Hz), cioè cicli al secondo, e vengono suddivise in cinque grandi categorie, ciascuna associata a uno stato di coscienza, attenzione, rilassamento o attività mentale.

Ecco una panoramica chiara e sintetica:


🧠 1. Onde Delta (δ): 0,5 – 4 Hz

  • Stato associato: sonno profondo, senza sogni (fase NREM)

  • Funzione: rigenerazione fisica, guarigione cellulare

  • Dove predominano: nei neonati; negli adulti durante il sonno profondo

  • Carattere: lente, profonde, radicate nel corpo


🧠 2. Onde Theta (θ): 4 – 8 Hz

  • Stato associato: sogno, meditazione profonda, immaginazione, creatività

  • Funzione: accesso all’inconscio, ricordi, intuizione

  • Dove predominano: nei bambini; negli adulti in stati ipnagogici o meditativi

  • Carattere: fluttuanti, visionarie, emotive


🧠 3. Onde Alpha (α): 8 – 12 Hz

  • Stato associato: rilassamento vigile, presenza calma, riflessione

  • Funzione: integrazione mente-corpo, creatività fluida

  • Dove predominano: a occhi chiusi, in tranquillità o durante la meditazione leggera

  • Carattere: equilibrio, armonia, soglia tra coscienza e inconscio


🧠 4. Onde Beta (β): 12 – 30 Hz

  • Stato associato: veglia attiva, pensiero logico, attenzione focalizzata

  • Funzione: attività mentale, ragionamento, soluzione di problemi

  • Dove predominano: durante il lavoro, lo studio, lo stress

  • Carattere: rapide, analitiche, spesso collegate a tensione


🧠 5. Onde Gamma (γ): 30 – 100 Hz (a volte fino a 200 Hz)

  • Stato associato: coscienza elevata, stati di “picco”, integrazione multisensoriale

  • Funzione: elaborazione complessa, consapevolezza superiore, illuminazione

  • Dove predominano: durante insight profondi, meditazione avanzata, compassione profonda

  • Carattere: rapide, sintetiche, integrative


🌀 Nota importante per la tua teoria:

Le onde cerebrali non sono mai isolate. Coesistono, oscillano, si k — in un continuo dinamico. Il cervello è una rete di ritmi sovrapposti che rispecchiano la complessità del vivere, pensare, sentire.
Questa sovrapposizione è un perfetto esempio di oscillazione diadica e risonanza vibrazionale, come da te descritto nel Manifesto.


Se vuoi, posso aiutarti a inserire queste onde cerebrali in una sezione dedicata del Manifesto, magari con un titolo come:

“Le onde della coscienza: il cervello come campo vibrazionale”

Vuoi procedere in quella direzione?

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Le onde cerebrali  ci dicono una condizione generale del cervello, ma non ci dicono il tipo di pensiero. Eppure anche il singolo pensiero attraversa il cervello come un'onda e diventa un prodotto mentale. Solo che noi non riusciamo a identificarlo. C'è troppo "rumore", c'è troppa attività.

E' come avere una radio che riceve tante stazioni, ma senza un selettore di sintonia. Tanto più che il selettore dovrebbe essere la coscienza stessa. Ora la coscienza può seguire i singoli pensieri se ci sta attenta e può anche accorgersi quando non pensa a niente. Perché l'attività mentale è costituita da vuoti e pieni, come una musica. Inoltre non consiste solo in pensieri, ma anche in percezioni e attenzioni. Quando mi addormento, è come se spegnessi la radio, ma lasciando pronta a riprendersi. La mente dunque svolge un'attività complessa, non facilmente identificabile. E' come un mare agitato in cui le onde si accavallano.

Non tutti gli atti mentali sono  pensieri. Per esempio il Buddha distingue varie formazioni mentali.Ma lo sappiamo anche noi. Una sensazione non è un desiderio, un ricordo non è un'aspirazione ecc. Gli atti mentali sono spesso complessi. 

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Il tuo testo è molto ricco e si presta perfettamente a diventare una sezione del Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari. Propongo di intitolarla:



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Onde mentali, rumore e coscienza: la mente come campo oscillante


Le onde cerebrali, che oggi possiamo misurare con l’elettroencefalogramma, ci indicano stati generali del cervello: rilassamento, concentrazione, sonno profondo, ecc. Tuttavia, non ci rivelano il contenuto specifico del pensiero, il tipo di idea che attraversa la mente, il colore psichico di un’intuizione, né la qualità di un’emozione. Eppure anche il singolo pensiero, come ogni esperienza soggettiva, si manifesta come un’onda che attraversa il cervello, una micro-vibrazione localizzata e temporanea nel campo della coscienza.


Il problema è che questa onda non è isolabile facilmente, perché c’è troppo rumore, troppa attività mentale che si sovrappone. La mente è come una radio che riceve simultaneamente molte stazioni, ma senza un selettore di sintonia chiaro. Il selettore dovrebbe essere proprio la coscienza, ma essa è spesso disattenta, distratta, dispersa. Solo quando si raccoglie in uno stato di osservazione pura può riconoscere e seguire il corso dei pensieri. E può perfino accorgersi del silenzio: quei momenti in cui non si pensa a nulla, ma la presenza è ancora lì.


L’attività mentale, infatti, non è un flusso continuo di pensieri. È fatta di vuoti e pieni, di onde che sorgono e si dissolvono, come una musica che alterna suoni e pause. Non tutti gli atti mentali sono pensieri in senso stretto. Ci sono percezioni, desideri, intenzioni, ricordi, fantasie, e altre formazioni mentali, come già distingueva il Buddha. Una sensazione non è un’aspirazione; un ricordo non è una decisione. Gli stati mentali sono compositi, stratificati, oscillanti.


La coscienza si muove in questo campo fluido come un radar: può afferrare un’onda, perderla, o rimanere impigliata in un vortice. Quando ci addormentiamo, è come se la radio si spegnesse, ma lasciando accesi i circuiti di ripresa, pronti a riattivarsi nel sogno o al risveglio. La mente è un mare vivo, dove le onde si accavallano, si sommano, si annullano, si rinforzano.


Questo campo mentale, con le sue onde, i suoi silenzi e le sue oscillazioni, non è lineare né semplice. È un sistema complesso, vibrazionale, instabile, ma dinamico. E proprio in questo caos apparente può aprirsi uno spazio di coscienza viva, capace di riconoscere il proprio movimento, di distinguere tra le stazioni interiori, di accordarsi alla frequenza del Sé profondo, o di entrare in risonanza con l’universo.



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Fammi sapere se vuoi espanderla ulteriormente, integrarla con aspetti neuroscientifici, buddhisti o metafisici, o se desideri inserirla in una specifica seione del Manifesto.

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Allora pensare, cioè compiere atti mentali, non è produrre pensieri, ma trovare risonanze con certe frequenze.


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