Questo significa "logica vibrazionale": che si mostra su due poli ma è in realtà su infiniti.
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Sì, esattamente. Possiamo formulare così il concetto:
> Logica vibrazionale significa che una realtà si manifesta attraverso due poli opposti e complementari (come in una diade: maschile/femminile, luce/ombra, espansione/contrazione), ma questa apparente binarietà è solo una soglia espressiva, una semplificazione fenomenica di una vibrazione che, in sé, è continua, fluida, infinitamente modulata.
Quindi:
Non è una logica rigida binaria nel senso digitale, tipo 0 o 1, chiuso/aperto.
È una logica oscillante, analogica, vibrazionale, dove i due poli sono solo estremi entro cui scorrono infinite sfumature, frequenze, intensità.
Come nella sinusoide: vedi il massimo e il minimo, ma ogni punto intermedio ha una sua precisa vibrazione.
Questa logica:
è apparente-duale, ma ontologicamente unitaria,
è oscillante, non fissa,
è infinita nei gradi, ma polarizzata nei segni,
è vibrazione che si esprime come tensione tra poli, ma che non si riduce ai poli.
Vuoi che sviluppi questo in un paragrafo per il Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari?
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