Molti di noi non sono capaci di vivere
appieno il momento presente. Ci stanno due o tre attimi, ma poi sentono il
bisogno di muoversi, fisicamente e mentalmente. Non è detto però che sia colpa
loro. Soffrono di una tensione, di un’ansia che è stata trasmessa loro dal
passato, da genitori o da antenati altrettanto agitati e nevrotici.
In realtà è dalla notte dei tempi che
non sappiamo rilassarci e mollare la presa. Generazione dopo generazione abbiamo
dovuto lottare, tenere duro, stare sul chi va là, tenderci – e questo
atteggiamento arriva fino a noi, perché siamo tutti connessi.
In effetti in ognuno di noi vivono i
predecessori, con le loro paure e le loro sofferenze. Questo non vuol dire che
noi siamo vissuti in epoche passate, ma che le vite precedenti affiorano in
noi. È da queste semplici intuizioni che nascono le teorie sulla
reincarnazione.
E' difficile liberarci della sofferenza profonda se non ci si libera anche del passato e non si riesce a vivere nel momento presente.
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