Confucio si domandava: “Che forse il
Cielo parla?” e Lao-tzu esprimeva lo stesso concetto e aggiungeva: “Chi sa non
parla e chi parla non sa”. Entrambi volevano dire la vera sapienza non usa né
parole né limitati concetti umani.
E ora pensiamo ai “libri sacri” delle
varie religioni, con i loro comandamenti, i loro divieti, le loro parabole, le
loro regole, le loro definizioni, le loro etichette, i loro giudizi… tutti
attribuiti a Dio – un Dio che così si rivela un’invenzione umana, intrappolato
nelle parole.
Il Cielo, invece, non dice nulla, l’essenza
è priva di parole. Perciò, per coglierla, non devi pregare (atto di
sottomissione) ma stare in silenzio (atto di comprensione). Capire, non
sottomettersi – questo è il compito dell’uomo.
Credi ancora nelle parole? Esamina
allora ciò che provi per la persona amata e domandati se può essere espresso
con le parole: “Ti amo”.
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