Sento spesso ripetere l’idea che Dio
avrebbe creato un mondo imperfetto per permetterci di scegliere, di esercitare
la nostra libertà. Ma, se il mondo fosse stato perfetto o anche solo migliore, se
Dio ci avesse messo direttamente in paradiso, nessuno se ne sarebbe lamentato.
Invece noi ci lamentiamo.
E poi che
scelta possiamo esercitare quando veniamo seppelliti da un terremoto o travolti
da qualche malattia? Spesso, infatti, non dobbiamo scegliere tra bene e male,
ma veniamo colpiti dal male.
La teoria secondo cui la vita sia una
specie di esame è puro sadismo. Io ti creo e poi ti metto alla prova: se scegli
il bene, ti premio; ma se scegli il male, ti castigo. Dio si diverte a punire?
Neppure un padre terreno sarebbe così
malvagio.
In ogni caso,
tanto per essere chiari, si ammette che il male è creato da Dio, non da altri.
La verità è che,
senza il male, il mondo non starebbe in piedi; e chiunque crea, deve creare il
male.
Ma allora il
male sta proprio nella creazione. Se non si volesse il male, la soluzione
sarebbe semplice: non creare nulla, lasciare la perfezione iniziale.
Per esercitare
la tua libertà, preferiresti vivere in un parco sicuro ma delimitato da muri o
in una giungla piena di belve feroci?
E questo pianeta
che cos’è se non un grande parco delimitato da mura? Ma non per questo è sicuro.
Nessun commento:
Posta un commento