Per gli esseri umani (e per tutti gli
esseri viventi) è impossibile sfuggire alla sofferenza, perché la sofferenza è
insita nel vivere. Tutti cerchiamo una spiegazione, una giustificazione, una
logica in questo stato di cose. Ma talvolta non è rintracciabile, perché la
sofferenza è ereditata da persone che non conosciamo, da nostri lontani
progenitori. E noi, pur senza colpa, possiamo essere colpiti dal male.
Il fatto è che tutti siamo interconnessi,
nello spazio e nel tempo – siamo i terminali di una lunga processione di
esistenze. E qui nel presente portiamo un pesante fardello.
Non ci rimane che diventarne
consapevoli e pensare che, in quanto eredi del passato, se risaniamo noi
stessi, possiamo risanare anche tutti coloro che sono presenti in noi.
Non c’è un’unica vittima sacrificale,
siamo tutti possibili vittime sacrificali. E non c’è un solo salvatore, siamo
tutti possibili salvatori.
Se il passato è presente in noi, noi
possiamo riscattarlo per chi ci ha preceduto.
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