Secondo uno studio dell’Università di
Harvard, siamo distratti per il 46,7 % del nostro tempo. Ciò significa che
passiamo quasi la metà della vita a pensare a qualcosa di diverso da ciò che
stiamo facendo. Evidentemente, per tutto questo tempo, ci annoiamo e non siamo
presenti. Siamo alienati. Il che vuol anche dire che viviamo non in base ai
nostri interessi, ma in base a esigenze e ad aspettative altrui.
Ma la conclusione più sconsolante è che
non viviamo appieno la nostra esistenza.
Come possiamo, in queste condizioni,
dirci felici? Se non rimettiamo al centro noi stessi e le nostre priorità,
vivremo sempre come mezzi uomini, insoddisfatti e ansiosi. Sappiamo che la vita
ci sfugge, ma non sappiamo come riprendercela.
Se non passiamo attraverso un sorta di
meditazione sulle nostre vere esigenze, saremo sempre altri da noi stessi.
Non si tratta però di diventare
egocentrici, ma di conoscere noi stessi. E non ci conosciamo se non guardandoci,
osservandoci e studiando noi stessi. Come siamo fatti? Che cosa vorremmo? Che
cosa ci manca?
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