mercoledì 3 novembre 2021

La conoscenza di sé

 

Secondo uno studio dell’Università di Harvard, siamo distratti per il 46,7 % del nostro tempo. Ciò significa che passiamo quasi la metà della vita a pensare a qualcosa di diverso da ciò che stiamo facendo. Evidentemente, per tutto questo tempo, ci annoiamo e non siamo presenti. Siamo alienati. Il che vuol anche dire che viviamo non in base ai nostri interessi, ma in base a esigenze e ad aspettative altrui.

Ma la conclusione più sconsolante è che non viviamo appieno la nostra esistenza.

Come possiamo, in queste condizioni, dirci felici? Se non rimettiamo al centro noi stessi e le nostre priorità, vivremo sempre come mezzi uomini, insoddisfatti e ansiosi. Sappiamo che la vita ci sfugge, ma non sappiamo come riprendercela.

Se non passiamo attraverso un sorta di meditazione sulle nostre vere esigenze, saremo sempre altri da noi stessi.

Non si tratta però di diventare egocentrici, ma di conoscere noi stessi. E non ci conosciamo se non guardandoci, osservandoci e studiando noi stessi. Come siamo fatti? Che cosa vorremmo? Che cosa ci manca?

 

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