In questo mondo instabile, in continua
trasformazione e dialettico, di poche cose possiamo essere certi. Una di queste
cose è che ogni felicità ci condurrà prima o poi all’infelicità, se non altro
perché è impermanente. Se quindi cerchiamo uno stato permanente, dobbiamo
uscire dal solito dualismo e ci dobbiamo volgere verso uno stato di pace, oltre
la dialettica felicità-infelicità. Già oggi possiamo farlo allenandoci a non
farci né esaltare quando le cose ci vanno bene né deprimere quando ci vanno
male.
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