A qualcuno potrebbe sembrare che la
meditazione si riduca a una ricerca di un po’ di quiete in un mondo di
agitazione e di preoccupazioni.
Sembra poco, ma non è così. Gli esseri
umani soffrono veramente di ansie, di paure e di confusione. Non è un disturbo
da poco. È una malattia devastante, sia a livello fisico sia a livello mentale.
Una malattia di cui soffrono più o meno tutti.
Inoltre in questo mondo tutti e tutto
sono interconnessi, non solo qui e ora, ma anche dappertutto e sempre. Ognuno
di noi è il prodotto di una lunghissima trasmissione ereditaria, partita nella
notte dei tempi e perdurante ancora. In sostanza nei nostri geni, nelle nostre
cellule ci sono ancora i nostri avi e le loro sofferenze. Ecco perché è così
difficile venirne fuori.
Quando pacifichiamo noi stessi, diamo
tregua a una lunghissima e antichissima filiera che è in realtà anche una rete
che avvolge l’intero pianeta. Perciò la nostra quiete, acquieta il mondo, nel
presente e nel passato (che non è veramente passato). È un enorme potere.
È questo il vero miracolo della
consapevolezza e della quiete nella presenza mentale, un miracolo di cui pochi
si accorgono, ma che si compie in ogni momento ed è capace di cambiare la
realtà.
Se allenti la tensione in te, nel tuo
piccolo, la allenti in tutto. Il potere della quiete è il potere della pace in
un mondo altrimenti sempre in guerra.
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