È singolare che il buddhismo citi fra i
vari ostacoli all’illuminazione - come l’ignoranza, il desiderio sensuale, l’orgoglio,
l’attaccamento al divenire, ecc. - la mania di avere opinioni.
Pensiamo ai nostri poveri opinionisti.
Il fatto è che le opinioni sono punti
di vista soggettivi, spesso infondati. Non danno nessuna garanzia di obiettività.
Per essere obiettivi ci vogliono
riflessione, meditazione e saggezza. E, spesso, è meglio non avere opinioni (parziali,
insicure e insufficienti) su argomenti che non possono essere definiti a parole
e quindi neppure ingabbiati nelle categorie abituali del pensiero.
In tali casi, molto meglio il "nobile" silenzio.
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