Siamo tutti ansiosi e insicuri,
soffriamo tutti di paure e di incertezze, abbiamo tutti una specie di giudice
interiore che è pronto a criticarci e a svalutarci… chi più, chi meno. E non
serve a niente, quando le cose ci vanno male o quando dobbiamo prendere
importanti decisioni, ricorrere a fedi, a presunte protezioni divine, ad
amuleti, a “maghi”, a psicoanalisti o a consiglieri. Anzi, tutto questo non fa
che accentuare la nostra confusione e la nostra insicurezza – ci sentiamo
sempre di più foglie al vento che vengono sbattute qua e là da (e)venti troppo
potenti.
Ma l’uomo ha una risorsa che gli altri esseri
viventi non possiedono: la consapevolezza. Nel momento in cui diventa
consapevole di ciò che gli sta succedendo, acquisisce un potere: va al di là delle contingenze.
Certo è un breve momento. Ma, se si
ricorda di moltiplicare e prolungare questo momento, il suo potere benefico si
potenzia. Allora alle forze negative si contrappone un nuovo potere positivo.
Stando attenti, osservando, diventando
sempre più consapevoli e rafforzando il nostro essere testimoni silenziosi e
non-giudicanti, le cose prendono una svolta a noi favorevole.
Sembra una sciocchezza priva di
importanza, ma questa è l’energia del risveglio, davanti a cui si inchinano le
forze dell’universo.
Questa forza in apparenza così debole è
la più potente di tutte.
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