martedì 26 ottobre 2021

Sranieri nel mondo

 

Facciamo conto di trovarci in un film. Noi siamo gli attori. Ma questa non è la nostra vera identità. La nostra vera identità è quella di chi assiste al film, dello spettatore, del Testimone. Ovvero, siamo contemporaneamente sia gli attori che recitano una parte sia gli spettatori.

Non se se avete mai avuto l’impressione di essere degli estranei, di trovarvi in un mondo che non è il vostro. Non è vostro non solo il mondo ma anche la vostra famiglia. Forse siete stati adottati, forse siete degli alieni.

Bene, questa è la verità. Siete degli estranei, recitate una parte che il destino vi ha assegnato.

La meditazione spezza l’incantesimo, l’illusione, l’apparenza delle cose, la recita.

Qualcosa in voi vi dice che tutto ciò è irreale, che la vostra vera identità è altrove. Ed ora la cercate.

C’è un’antica parabola orientale. Un leoncino si perde e viene adottato da un gregge di pecore. Lui cresce belando, mangiando erba e sentendosi in tutto e per tutto una pecora.

Ma, un giorno, mentre il gregge si abbevera a uno stagno, compare un grosso leone. Le pecore fuggono spaventate e il leoncino si aspetta da un momento all’altro di essere divorato. Invece il leone si ferma e gli dice: “Che cosa fai qui?” “Faccio la pecora.” “Ma non sei una pecora.” “E che cosa sono?” “Guarda tu stesso.”

Il leoncino si affaccia allo stagno e specchiandosi scopre di essere più simile al leone che alle pecore.

Allora emette per la prima volta un ruggito e scopre la sua vera identità.


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