Un astronomo di Harvard, Avi Loeb,
sostiene che questo mondo con i suoi esseri viventi sarebbe stato creato da una
civiltà aliena superevoluta.
Si tratta però di una vecchia teoria,
rivestita di panni nuovi. Anche nell’antichità si credeva che siamo stati creati
da un Dio o da un gruppo i dei; e molti ci credono ancora. Gli dei di una volta
sono diventati semplicemente gli essere superevoluti di oggi.
L’idea è sempre quella. E, alla sua
base, si trova la convinzione che noi esseri umani siamo piccoli, impotenti,
ignoranti e condizionati. C’è sempre qualcuno “lassù” che ci domina.
Ma, alla luce di simili idee, non
sarebbe ora di svegliarci e di ribellarci, anziché continuare a fare gli umili
servi di qualche Autorità divina?
Le civiltà avanzate non sono nate così,
ma si sono evolute a poco a poco, evitando le varie crisi autodistruttive.
Di vero c’è che questo mondo ha pesanti
limiti. Il principale è che si basa sulla violenza, sulla prevalenza del più
forte, sul conflitto e sulla guerra. Vi pare normale che gli esseri umani siano
sempre in guerra e che costruiscano armi di distruzione di massa?
Sono bellicosi perché nell’evoluzione c’è
la necessità di lottare. Quando sogniamo di vivere in un mondo di pace e
concordia, dobbiamo essere consapevoli che il suo motore è il conflitto, la
rivalità, la concorrenza. Ma è inutile attribuire questo peccato originale,
questo vizio originale, agli dei o ad
altri esseri evoluti. Qualunque sia la sua origine, ormai è dentro di noi e
spetta a noi esserne consapevoli e fare qualcosa per eliminarlo.
Non bastano però le belle parole, i
nobili principi, l’invito ad amarsi e i comandamenti morali. Ci vuole una
profonda presa di coscienza, senza la quale gli uomini non possono essere
consapevoli dei propri limiti.
Non riuscendo a vedere se stessi, si
credono angeli decaduti. Mentre sono animali che non conoscono e non
riconoscono i propri istinti assassini, la propria volontà di potenza e di
prepotenza, che è la stessa presente in ogni forza vitale.
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