mercoledì 6 ottobre 2021

Saper meditare

 

Se temiamo di non saper meditare perché ci sentiamo troppo confusi, agitati, distratti o irrequieti, la soluzione è semplice - siamone consapevoli! In altri termini, portiamo la consapevolezza proprio a questi stati d’animo. Non c’è niente che non serva come materiale per meditazione. L’importante è spostare il fuoco dell’attenzione proprio su quegli stati d’animo che ci sembrano ostacoli.

La presenza mentale non è pensare, ma è essere consapevoli di… qui e ora. Il “qui e ora” serve a distinguere il meditare dai ricordi o dalle fantasie sul futuro. Dobbiamo stare ben incollati all’attimo presente.

Ma chi è presente qui e ora? Siamo troppo condizionati per saperlo. Meditando si capisce che ciò che medita non sono tanto io con la mia personalità, ma ciò che gli sta prima e dopo.

Quando rispondiamo “presente!” ad un appello, quello è l’io abituale o fenomenico.

Ma, quando siamo presenti in meditazione, quello è il sé originario, ciò che non coincide né con il nostro corpo né con la nostra mente. E quello noi siamo, alla fine della fiera.

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