Ogni tanto si dicono e si fanno credere
delle sciocchezze enormi… che diventano convenzioni, luoghi comuni, religioni.
Per esempio, si proclama che “Dio è amore”.
Sarà anche amore, ma sarà anche tante
altre cose… odio, guerra, competizione, morte, ecc. Nei tempi antichi, secoli
prima di Cristo, si coglieva bene la realtà. Per esempio, Eraclito diceva che “il
dio è giorno notte, inverno estate, guerra pace, sazietà fame…” comprendendo il
dualismo dialettico del mondo e del suo presunto autore. La stessa cosa diceva
in Cina il taoismo, con i suoi yang e yin.
Poi sono arrivate pessime religioni che
hanno stravolto perfino l’evidenza delle cose, attribuendo all’Origine solo
attributi positivi e e relegando a qualche volontà demoniaca o a qualche
peccato originale tutto il resto. Troppo facile, troppo ingenuo, troppo falso.
Il mondo è quello che è, spietato e
violento, anche quando c’è di mezzo l’amore, che è poi il mezzo per farlo
andare avanti, per dare un contentino ai disperati.
Tutto questo per nascondere il volto
osceno dell’universo. E la gente crede ancora a simile propaganda - per non
voler vedere tutta la realtà, per
salvare la faccia del principio generatore.
È come la pubblicità dei nostri tempi:
compra questo e sarai felice, mangia questo e starai solo bene. Si oblitera
metà realtà, le parti sgradevoli del mondo.
Ma, a forza di nascondere e obliare,
non si è più pronti né a vedere né a capire né a sopportare il male. Diventiamo
tanti idioti alienati.
La meditazione, il voler guardare in
faccia l’insieme del bene e del male, senza nascondere i lati negativi, è la
cura a questa imbecillità religiosa.
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