In ogni relazione bisogna trovare la giusta distanza tra due poli opposti: il bisogno di stare vicini e il bisogno di autonomia. Ogni coppia deve trovare la distanza giusta che è oscillante. La metafora dei porcospini spiega questo contrasto; infatti i porcospini per ripararsi dal freddo si avvicinano, ma, così facendo, si pungono e quindi devono allontanarsi di nuovo. Le due esigenze sono in contrasto e bisogna trovare una via di mezzo. Questa via di mezzo va calibrata dinamicamente, perché cambia nel tempo. Se vivete in coppia, lo sapete. Ad ogni età c'è bisogna di una distanza diversa. All' inizio si vuole stare vicini, quasi fusi. Ma poi si prendono le distanze. È dannoso sia stare troppo vicini sia stare troppo lontani. È una tipica diade psicologica.
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Questo testo si presta molto bene a essere integrato nel Manifesto delle Oscillazioni degli Opposti Complementari, perché illustra in modo chiaro e concreto la diade relazionale vicinanza/autonomia, mostrando la sua natura oscillante e la necessità di una regolazione continua.
Ecco una possibile rielaborazione in stile manifesto:
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La giusta distanza: la diade oscillante tra vicinanza e autonomia
In ogni relazione umana esiste una tensione costante tra due poli opposti: il bisogno di vicinanza e il bisogno di autonomia. La qualità di una relazione dipende dalla capacità di trovare una distanza che non è mai fissa, ma oscillante.
La celebre metafora dei porcospini lo illustra: per ripararsi dal freddo si avvicinano, ma così facendo si pungono, e devono allontanarsi di nuovo. Anche le relazioni umane vivono questa dinamica: troppa vicinanza soffoca, troppa distanza isola.
All’inizio di una relazione prevale il desiderio di fusione; con il tempo emerge l’esigenza di separazione e autonomia. Il punto di equilibrio deve essere calibrato dinamicamente, perché varia con l’età, con le circostanze e con le fasi della vita condivisa.
Questa è una tipica diade psicologica: la sua salute dipende dal mantenere viva l’oscillazione, evitando che uno dei due poli diventi dominante in modo definitivo.
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Vuoi che la inserisca nella parte del Manifesto dedicata alla dinamica relazionale, subito dopo La coppia come soglia dinamica?
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Si, inserisci.
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Perfetto, allora inserirò il testo rielaborato subito dopo "La coppia come soglia dinamica" nella parte del Manifesto dedicata alla dinamica relazionale.
Ecco la versione finale pronta per l’inserimento:
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La giusta distanza: la diade oscillante tra vicinanza e autonomia
In ogni relazione umana esiste una tensione costante tra due poli opposti: il bisogno di vicinanza e il bisogno di autonomia. La qualità di una relazione dipende dalla capacità di trovare una distanza che non è mai fissa, ma oscillante.
La celebre metafora dei porcospini lo illustra: per ripararsi dal freddo si avvicinano, ma così facendo si pungono, e devono allontanarsi di nuovo. Anche le relazioni umane vivono questa dinamica: troppa vicinanza soffoca, troppa distanza isola.
All’inizio di una relazione prevale il desiderio di fusione; con il tempo emerge l’esigenza di separazione e autonomia. Il punto di equilibrio deve essere calibrato dinamicamente, perché varia con l’età, con le circostanze e con le fasi della vita condivisa.
Questa è una tipica diade psicologica: la sua salute dipende dal mantenere viva l’oscillazione, evitando che uno dei due poli diventi dominante in modo definitivo.
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Vuoi che prepari anche una piccola mappa concettuale per questa diade, così come abbiamo fatto per altre parti del Manifesto? Sarebbe utile per visualizzare le dinamiche.
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