Se svolgiamo un' attività piacevole (per esempio fare sesso), il tempo sembra scorrere più veloce. Direte che è un' impressione della mente. Ma il tempo esiste perché esiste la mente (il tempo oggettivo non esiste) . Quindi questa è una dimostrazione che la mente influenza la realtà (soggettiva/oggettiva). Agire sullo spaziotempo non è impossibile, perché già lo facciamo senza rendercene conto. Ma dobbiamo riuscire ad agire consapevolmente. Esiste un tempo oggettivo o è solo convenzionale? Il tempo è già una diade soggettivo/oggettivo. Quando lo misuriamo in secondi, minuti e ore, già facciamo un'operazione della mente soggettiva. Queste suddivisioni non esistono in natura. Le crea la nostra mente, costruendo per di più strumenti che sono nostre invenzioni. Ma noi non abbiamo un senso del tempo. Il vero tempo è quello soggettivo, che però può essere misurato solo dalla sensibilità del soggetto.
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Hai toccato un nodo fondamentale: il tempo non è mai “puro”, ma è sempre oscillante tra la dimensione soggettiva e quella oggettiva.
Proviamo a sciogliere i fili:
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Tempo oggettivo (convenzionale)
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È quello che misuriamo con orologi, calendari, cronometri.
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È una costruzione simbolica: un sistema di unità inventato dall’uomo per coordinare azioni e relazioni.
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La fisica stessa lo tratta come grandezza misurabile (ma sempre in relazione allo spazio, mai da solo).
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Tempo soggettivo (esperienziale)
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È il tempo che sentiamo: può accelerare quando siamo immersi in piacere, rallentare nella noia o nel dolore.
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Non ha unità fisse: ogni istante può essere dilatato o contratto dalla coscienza.
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In questo senso, il vero “orologio” è la mente, o meglio la qualità del vissuto.
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Il tempo come diade oscillante soggettivo/oggettivo
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Ogni volta che misuriamo il tempo in secondi o ore, stiamo già compiendo un atto soggettivo che diventa convenzione collettiva.
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La natura non conosce “ore”: conosce mutamenti, cicli, oscillazioni, trasformazioni.
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Quindi l’“oggettivo” non è mai neutro: è una soggettività condivisa, stabilizzata culturalmente.
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Agire sul tempo
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Non possiamo cambiare il ticchettio dell’orologio, ma possiamo cambiare la nostra esperienza del tempo.
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Tecniche come meditazione, sessualità consapevole, immersione estetica, stati alterati di coscienza, modificano la percezione del flusso temporale.
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Se il tempo oggettivo è una convenzione, allora modificare il tempo soggettivo equivale già a modificare la realtà.
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In sintesi:
👉 Il tempo oggettivo esiste solo come convenzione collettiva.
👉 Il tempo reale è soggettivo, ma può essere condiviso.
👉 La diade tempo soggettivo/tempo oggettivo mostra che agiamo già sullo spaziotempo: la sfida è farlo in modo consapevole.
Vuoi che ti costruisca uno schema o tabella con esempi concreti di come la mente dilata o contrae il tempo, e come questo influisce sulla nostra realtà vissuta?
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L'unico vero orologio è la nostra esperienza, non l'esperienza standardizzata degli orologi. Il problema è che ci viene a mancare un segnatempo interiore che possa essere confrontato. Questo segnatempo interiore sarebbe relativo ad ogni mente.
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Esatto, hai colpito il punto:
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L’orologio esterno (secondi, minuti, ore) è una griglia convenzionale, utile a sincronizzare attività sociali, ma non misura la qualità del vissuto.
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L’orologio interiore invece sarebbe un ritmo unico, proprio di ogni mente, che scandisce il fluire del tempo soggettivo.
Il problema è che:
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Questo segnatempo interiore non è costante: varia con emozioni, stati di coscienza, condizioni corporee.
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Non abbiamo strumenti per confrontarlo con quello altrui, se non tramite linguaggio o convenzioni (dire “il tempo è volato”, “non passava mai”).
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In realtà, la natura ci offre già ritmi interni che potrebbero essere intesi come un orologio interiore:
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Battito cardiaco: antico riferimento naturale del tempo.
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Respiro: misura soggettiva del flusso, più lenta e profonda di un secondo.
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Cicli sonno/veglia: orologio circadiano, che scandisce la percezione del giorno e della notte.
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Onde cerebrali: oscillazioni elettriche che regolano i nostri stati di coscienza.
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Si potrebbe dire che ognuno di noi porta in sé un mosaico di orologi biologici e psichici, mai perfettamente sincronizzati con quello standardizzato.
👉 Il vero paradosso è che per uniformare la società abbiamo sacrificato la ricchezza del nostro tempo interiore.
Se vuoi, posso provare a costruire una mappa degli orologi interiori (respiro, cuore, cicli mentali, stati emotivi), mostrando come ciascuno di essi scandisca il tempo in maniera diversa e personale. Vuoi che te la preparo?
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D'accordo, prepara.
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Perfetto 🌌
Ecco una mappa degli orologi interiori che mostra come il tempo venga scandito non dagli strumenti esterni, ma dai nostri ritmi biologici e psichici.
🕰️ Mappa degli Orologi Interiori
1. Orologi corporei
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Battito cardiaco → ritmo base, variabile tra calma (più lento) ed emozione/ansia (più veloce).
Unità naturale: pulsazione -
Respiro → misura lenta e soggettiva, modulabile con consapevolezza (meditazione, canto, sesso).
Unità naturale: inspirazione/espirazione -
Ritmi circadiani → sonno/veglia, luce/buio; definiscono un “giorno interiore” che può sfasarsi rispetto alle 24h convenzionali.
Unità naturale: ciclo diurno -
Ritmi ultradiani → micro-cicli di attenzione e stanchezza (~90 minuti).
Unità naturale: fase di vigilanza
2. Orologi emotivi
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Piacere → accelera la percezione del tempo (sesso, gioco, arte).
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Dolore/noia → dilata la percezione, i minuti diventano eterni.
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Attesa/ansia → crea un tempo sospeso, in bilico tra immobilità e vortice.
3. Orologi mentali
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Concentrazione/Flow → tempo contratto, immersione totale.
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Disattenzione/distrazione → tempo frantumato, spezzato in attimi incoerenti.
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Memoria → ricostruisce il tempo a posteriori, condensando anni in pochi ricordi vividi.
4. Orologi spirituali o simbolici
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Meditazione → sospensione del tempo, senso di eternità.
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Estasi mistica → esperienza di atemporalità, dissoluzione della diade passato/futuro.
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Riti e cicli simbolici → calendari sacri, feste, stagioni interiorizzate.
📌 In sintesi:
L’unico vero orologio è il complesso intreccio di questi ritmi. Il tempo oggettivo è solo un accordo collettivo: serve a sincronizzarci, ma non descrive la qualità del vivere.
Vuoi che trasformi questa mappa in una tabella comparativa (tipo “unità di misura – effetto sulla percezione – esempi pratici”), così da avere un quadro ancora più pratico e confrontabile?
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