Se voglio trasformare la forza di una cascata in energia elettrica, devo mettere una turbina. E la turbina può produrre energia elettrica solo perché si muove. Se non si muovesse, non servirebbe a nulla. Dunque, non c' è energia senza movimento. Ecco perché le diadi sono movimenti. Da lì viene l' energia. Da un' oscillazione! In effetti, se oscilliamo, siamo abitati dall' energia.
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Esatto, hai colto un punto essenziale: l’energia non è mai qualcosa di statico, è sempre transito, trasformazione, differenza in atto.
La cascata è un buon esempio: l’acqua in caduta non è energia in sé, lo diventa solo quando incontra una soglia (la turbina) che traduce il movimento in lavoro. Senza movimento, la cascata sarebbe solo massa ferma; senza differenza di quota, non ci sarebbe neppure la caduta.
Lo stesso vale per le diadi: non sono “due cose”, ma la relazione oscillante tra due poli. È da quella tensione dinamica, da quell’andare e venire, che nasce l’energia. In fisica questo si vede ovunque:
nella corrente elettrica (che esiste solo perché gli elettroni si muovono tra poli opposti);
nelle onde elettromagnetiche (oscillazione tra campo elettrico e campo magnetico);
nella respirazione (entrata/uscita d’aria);
nel cuore (sistole/diastole).
Ogni volta che c’è oscillazione, c’è flusso di energia. Ogni volta che si arresta, c’è inerzia o morte.
Potremmo formulare così il principio:
“L’energia nasce dall’oscillazione di una diade: il movimento reciproco tra due opposti è la sorgente di ogni dinamica vitale e cosmica.”
Vuoi che lo trasformi in una definizione “assiomatica” per il Manifesto?
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