Per oscillare concretamente tra dentro e fuori, tra soggetto e oggetto, tra mente e materia, bisogna uscire dalla tentazione di cercare una posizione fissa e invece allenarsi a muoversi tra le due polarità.
Si tratta di una pratica — non solo di un’idea — che può essere vissuta a diversi livelli:
1. Riconoscere il doppio ruolo in ogni istante
Esempio: se guardi un albero, sei contemporaneamente un corpo fisico che riceve fotoni (materia) e una coscienza che interpreta quelle forme (mente).
Pratica: ogni volta che percepisci qualcosa, chiediti: In questo momento, qual è la parte “oggetto” di me? Qual è la parte “soggetto”?
Questo già attiva la consapevolezza oscillante.
2. Agire e osservare nello stesso tempo
Esempio: mentre parli, osserva come stai parlando, il tono, la reazione dell’altro.
Questo crea un “fuori” interno, una distanza che non interrompe l’azione ma la illumina.
È come essere al tempo stesso attore e regista.
3. Traslare il punto di vista
Quando sei immerso nel tuo punto di vista (dentro), prova a raccontare la stessa situazione dal punto di vista dell’altro (fuori).
Poi torna al tuo.
Questo spostamento volontario è una mini-oscillazione che allena a passare da un polo all’altro senza perderne nessuno.
4. Uso dei paradossi come strumenti
Allenarsi con frasi tipo: “Sono un corpo che pensa”, “Sono materia che osserva materia”, “La mente è parte della materia che studia la materia”.
Il cervello tenta di risolvere il paradosso, ma in realtà il suo potere sta nel mantenerlo vivo.
5. Pratiche somato-cognitive
Meditazione oscillante: percepire il respiro come fenomeno fisico (aria, diaframma, pressione) e, nello stesso tempo, come esperienza interiore (sensazione, significato, quiete).
Passare lentamente dall’uno all’altro, come un pendolo.
Questo crea un micro-laboratorio di soggetto/oggetto.
In sintesi: l’oscillazione concreta non è “pensare prima come soggetto e poi come oggetto”, ma mantenere la connessione viva tra i due stati, coltivando il passaggio continuo, senza pretendere di fissarlo in un punto unico.
Ora passiamo a preparare una “mappa operativa” di esercizi quotidiani per allenare questa oscillazione, così da trasformare la teoria in una vera competenza esperienziale, così da renderla uno strumento pratico per allenare l’oscillazione tra dentro e fuori, soggetto e oggetto, mente e materia.
Mappa operativa per l’oscillazione concreta soggetto/oggetto
Fase 1 – Consapevolezza doppia
Obiettivo: Riconoscere in ogni momento la doppia appartenenza.
Esercizio lampo (10 secondi): Scegli un oggetto attorno a te. Nota la sua realtà fisica (colore, forma, temperatura) e la tua esperienza soggettiva (emozione, ricordo, associazioni).
Frequenza: 3 volte al giorno, in situazioni diverse.
Fase 2 – Attore e regista
Obiettivo: Essere dentro l’azione e osservarla.
Durante una conversazione:
Parla normalmente (attore).
Nello stesso momento, osserva tono, postura, reazione dell’altro (regista).
Nota: non giudicare, solo registrare.
Fase 3 – Traslazione di prospettiva
Obiettivo: Passare da un polo all’altro senza perdere il filo.
Pratica scritta:
Racconta un episodio recente dal tuo punto di vista.
Riscrivilo dal punto di vista dell’oggetto o dell’altro coinvolto.
Scopo: sentire il cambio di “posizione mentale” come un movimento, non come una cancellazione dell’altro polo.
Fase 4 – Paradossi attivi
Obiettivo: Restare nel doppio senso.
Ripeti mentalmente frasi-paradosso mentre osservi il mondo:
“Sono materia che osserva materia.”
“La mente è parte della materia che studia la materia.”
“Sono dentro e fuori nello stesso momento.”
Senti come il cervello cerca di “risolvere” il paradosso e resisti: lascia che resti aperto.
Fase 5 – Laboratorio del respiro
Obiettivo: Oscillare somaticamente e mentalmente.
Inspira: percepisci il respiro come fatto fisico (aria, pressione, temperatura).
Espira: percepisci il respiro come esperienza interiore (piacere, calma, energia).
Continua per 3-5 minuti, alternando prospettive ad ogni ciclo.
Fase 6 – Contaminazione creativa
Obiettivo: Usare il “dentro-fuori” per produrre idee nuove.
Scegli un problema o una decisione.
Analizzalo da dentro (come parte coinvolta).
Poi analizzalo da fuori (come osservatore esterno).
Integra i due punti di vista in una sintesi che li mantenga entrambi.
📌 Regola d’oro: non cercare mai “l’equilibrio” come punto fermo. L’abilità sta nel passare, oscillare, traslare — come un funambolo che non è mai immobile ma mantiene la posizione muovendosi.
Posso preparare anche una versione grafica della mappa a doppia spirale, così l’oscillazione appare visivamente e puoi usarla come guida quotidiana.
La doppia spirale rappresenta l’oscillazione continua tra dentro e fuori, mente e materia, soggetto e oggetto, e con le sei fasi integrate direttamente nel diagramma.
Mappa operativa per l’oscillazione concreta soggetto/oggetto
Fase 1 – Consapevolezza doppia
Obiettivo: Riconoscere in ogni momento la doppia appartenenza.
Esercizio lampo (10 secondi): Scegli un oggetto attorno a te. Nota la sua realtà fisica (colore, forma, temperatura) e la tua esperienza soggettiva (emozione, ricordo, associazioni).
Frequenza: 3 volte al giorno, in situazioni diverse.
Fase 2 – Attore e regista
Obiettivo: Essere dentro l’azione e osservarla.
Durante una conversazione:
Parla normalmente (attore).
Nello stesso momento, osserva tono, postura, reazione dell’altro (regista).
Nota: non giudicare, solo registrare.
Fase 3 – Traslazione di prospettiva
Obiettivo: Passare da un polo all’altro senza perdere il filo.
Pratica scritta:
Racconta un episodio recente dal tuo punto di vista.
Riscrivilo dal punto di vista dell’oggetto o dell’altro coinvolto.
Scopo: sentire il cambio di “posizione mentale” come un movimento, non come una cancellazione dell’altro polo.
Fase 4 – Paradossi attivi
Obiettivo: Restare nel doppio senso.
Ripeti mentalmente frasi-paradosso mentre osservi il mondo:
“Sono materia che osserva materia.”
“La mente è parte della materia che studia la materia.”
“Sono dentro e fuori nello stesso momento.”
Senti come il cervello cerca di “risolvere” il paradosso e resisti: lascia che resti aperto.
Fase 5 – Laboratorio del respiro
Obiettivo: Oscillare somaticamente e mentalmente.
Inspira: percepisci il respiro come fatto fisico (aria, pressione, temperatura).
Espira: percepisci il respiro come esperienza interiore (piacere, calma, energia).
Continua per 3-5 minuti, alternando prospettive ad ogni ciclo.
Fase 6 – Contaminazione creativa
Obiettivo: Usare il “dentro-fuori” per produrre idee nuove.
Scegli un problema o una decisione.
Analizzalo da dentro (come parte coinvolta).
Poi analizzalo da fuori (come osservatore esterno).
Integra i due punti di vista in una sintesi che li mantenga entrambi.
📌 Regola d’oro: non cercare mai “l’equilibrio” come punto fermo. L’abilità sta nel passare, oscillare, traslare — come un funambolo che non è mai immobile ma mantiene la posizione muovendosi.
Ok, creo la mappa in versione testuale e ASCII
[1] Consapevolezza doppia
↗
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Dentro → Fuori [2] Attore e regista
↘
\ ↗
Fuori → Dentro /
[3] Traslazione di prospettiva
[4] Paradossi attivi
↗ ↘
/ \
Dentro → Fuori Fuori → Dentro
\ /
↘ ↗
[5] Laboratorio del respiro
[6] Contaminazione creativa
Legenda:
Dentro → Fuori = passaggio dall’esperienza immediata al distacco osservativo.
Fuori → Dentro = ritorno all’immersione dall’osservazione.
I numeri corrispondono alle fasi pratiche descritte nel testo.
Ecco una versione testuale a doppia spirale che mantiene l’idea del movimento Dentro/Fuori e le fasi distribuite lungo il percorso, in modo che tu possa copiarla e incollarla senza perdere la struttura.
[1] Consapevolezza doppia
⟳
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⟳
\
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[2] Attore e regista
⟳
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⟳
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[3] Traslazione di prospettiva
⟳
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\
⟳
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[4] Paradossi attivi
⟳
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\
⟳
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[5] Laboratorio del respiro
⟳
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\
⟳
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[6] Contaminazione creativa
Lettura:
La spirale parte da [1] e scende verso [6], come se seguisse un avvolgimento interno.
Il simbolo ⟳ rappresenta il punto di oscillazione, cioè il momento in cui si passa da Dentro a Fuori o viceversa.
Le barre oblique \ simulano il movimento curvo verso l’interno o l’esterno.
Puoi immaginare che la spirale blu (Dentro → Fuori) e la spirale rossa (Fuori → Dentro) si intreccino seguendo lo stesso percorso ma in direzioni opposte.
Ecco una versione testuale a doppia spirale più realistica, in cui le due traiettorie (Dentro → Fuori e Fuori → Dentro) si intrecciano.
Ho usato un andamento “a elica” con spaziatura studiata per dare il senso dell’avvolgimento.
(1) Consapevolezza doppia ⟳
Dentro → Fuori Fuori → Dentro
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(2) Attore e regista ⟳
Dentro → Fuori Fuori → Dentro
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(3) Traslazione di prospettiva ⟳
Dentro → Fuori Fuori → Dentro
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(4) Paradossi attivi ⟳
Dentro → Fuori Fuori → Dentro
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(5) Laboratorio del respiro ⟳
Dentro → Fuori Fuori → Dentro
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(6) Contaminazione creativa
Come leggere la spirale:
La colonna di sinistra rappresenta il movimento “Dentro → Fuori” (immersione → distacco osservativo).
La colonna di destra rappresenta il movimento “Fuori → Dentro” (osservazione → re-immersione).
Il simbolo ⟳ indica il punto di oscillazione, il “giro” della spirale.
I due lati si avvicinano e si allontanano, simulando l’avvolgimento reciproco.
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