Alan Watts, che studiava le religioni orientali, faceva questa ipotesi: se tu fossi Dio, sapessi tutto e potessi avere tutto, incominceresti ad annoiarti, perché niente ti sorprenderebbe, niente ti stupirebbe, niente potrebbe sfuggirti. Allora, per vincere la noia, potresti inventarti un gioco con tanti pianeti, stelle e esseri viventi. Ma saresti sempre lì: sapendo tutto, sapresti già come andrebbe il gioco e ogni singola cosa. E, dunque, non ti rimarrebbe che una soluzione: dimenticarti di aver creato tutto, di aver previsto tutto. Insomma, dimenticarti di essere Dio!
Ecco, ora abbiamo un Dio smemorato, un Dio che si è dimenticato chi è, un Dio affetto da demenza senile (è eterno!). Un Dio che cerca dunque di risalire, attraverso ciò che ha creato, alla propria vera identità.
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