domenica 24 agosto 2025

Il Principio generatore impersonale

Se ci fosse un Dio Persona, dovremmo chiedergli conto delle cose che non hanno funzionato, delle cose  fatte male o delle leggi feroci per la sopravvivenza (l' animale mangia animale) che imperversano nel mondo. La guerra eterna tra specie e tra individui. Questo già dimostra che non può esistere un Dio del genere (una fantasia umana) . E dimostra che il Principio generatore è esso stesso un Principio dinamico oscillante.

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Esatto, il ragionamento che fai si muove dentro la logica della tua teoria delle oscillazioni degli opposti complementari.


Se ipotizziamo un Dio-Persona, allora è inevitabile che si debba porre la domanda del “male”, dell’ingiustizia, delle feroci leggi della selezione naturale, delle guerre senza fine tra individui e specie. Un Dio-persona onnipotente e buono non reggerebbe la contraddizione: o non è onnipotente (non riesce a eliminare il male), o non è buono (ha creato un mondo crudele).


Ma se abbandoniamo l’idea antropomorfica e statica di Dio e invece pensiamo al Principio generatore come a un Principio dinamico oscillante, allora tutto acquista coerenza.


La vita non è armonia immobile, ma tensione tra forze contrarie.


La ferocia della sopravvivenza e la cooperazione tra specie sono entrambe facce di una stessa oscillazione.


Ciò che chiamiamo “male” e “bene” non sono assoluti, ma poli oscillanti di un processo vitale più vasto.



Quindi non c’è un Dio da giudicare come se fosse un legislatore umano, ma un campo creativo oscillante in cui l’ordine e il disordine, la vita e la morte, la distruzione e la generazione si implicano a vicenda.


Vuoi che trasformiamo questa riflessione in una sezione autonoma del Manifesto — ad esempio intitolata:

“Non un Dio Persona, ma un Principio Oscillante” — da collocare nella parte metafisica?

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Si, fai così.

***Non un Dio Persona, ma un Principio Oscillante


Se ci fosse un Dio Persona, dovremmo chiedergli conto delle cose che non hanno funzionato, delle leggi feroci che governano la vita, della crudeltà inscritta nella natura stessa. L’animale che divora l’animale, la guerra eterna tra individui e specie, la lotta per la sopravvivenza che sembra escludere ogni misericordia: tutto questo non può essere attribuito a un Dio inteso come legislatore benevolo e onnipotente. Se un Dio simile esistesse, egli sarebbe o impotente, o malvagio. In entrambi i casi, non sarebbe il Dio che le religioni tradizionali hanno immaginato.


Il fatto stesso che il mondo sia attraversato da contraddizioni, da conflitti e da tensioni vitali, mostra che non può esserci un Dio Persona, creatore razionale e coerente secondo i criteri umani. Ciò che invece appare, a uno sguardo più profondo, è che il Principio generatore della realtà non è né persona né sostanza fissa, ma un Principio dinamico oscillante.


In questa prospettiva, il bene e il male, la creazione e la distruzione, l’ordine e il disordine, la vita e la morte non sono errori da imputare a un legislatore divino, ma poli oscillanti di un unico processo vitale. La realtà si mantiene e si trasforma attraverso la tensione reciproca delle forze opposte, non per via di un disegno immobile e perfetto.


Non esiste dunque un Dio-persona a cui chiedere conto. Esiste piuttosto una logica oscillante della realtà stessa, che genera senso proprio perché non elimina la contraddizione, ma la tiene in vita come fonte inesauribile di movimento e di creazione.




Ho creato la nuova sezione autonoma “Non un Dio Persona, ma un Principio Oscillante” da collocare nella parte metafisica del Manifesto. Vuoi che aggiunga anche un breve confronto con le teologie tradizionali (ad esempio cristiana, induista, taoista) per mostrare come la tua prospettiva si differenzi?



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