mercoledì 20 marzo 2024

L'architettura universale

 

L’universo è come quelle spettacolari costruzioni umane che non si sa come facciano a stare in piedi, come certi ponti o certe volte a crociera. Il fatto è che queste ardite architetture sono fondate su un gioco di spinte e controspinte che assicurano la stabilità… almeno per un certo periodo. Ma, a lungo andare, tutto crolla, tutto deve crollare, per il semplice fatto che è… costruito.

Questa è una legge inderogabile. Tutto si muove, tutto si trasforma, tutto passa da una forma all’altra. Niente si crea, niente si distrugge ma tutto si trasforma.

Però qui arriviamo ai paradossi. Se tutto si trasforma o muore sotto una forma per apparire sotto un’altra, questa legge non muta. Se tutto cambia (e come si può negarlo?), questa legge non cambia. Se tutto è relativo, questa legge è assoluta. Il che è logico da un punto di vista della logica contraddittoria che sta alla base di tutto. Gli opposti, in realtà, si sostengono a vicenda – attraverso le spinte e controspinte. Quindi, l’assoluto deve esistere se esiste il relativo, la stasi deve esistere se esiste il movimento. L’oggettivo deve esistere se esiste il soggettivo. L’in-sé deve esistere se esistonoe il per-sé o il per-altro.

E questo non per un semplice fatto mentale e grammaticale, ma per come è fatta la realtà stessa. In altri termini le strutture del pensiero riflettono le strutture della percezione che riflettono le strutture della coscienza che riflettono le strutture fisiche, che sono duali, antinomiche. Ma, se i poli delle antinomie o diadi sono uguali e contrari, e perciò si respingono e si attraggono, sono pur sempre tenuti insieme da una forza. E qual è?

Il fenomeno è ben visibile nel simbolo dello yang-yin, in cui le due polarità uguali ma contrarie, sono inscritte in un unico cerchio. Oppure sono visibili nella fisica delle particelle, dove la forza che tiene insieme negli atomi le particelle contrapposte è la forza nucleare forte. La forza nucleare forte è una delle quattro forze fondamentali della natura ed è responsabile della coesione all'interno del nucleo atomico. Essa è molto potente e previene la repulsione elettrostatica tra le particelle cariche positivamente nel nucleo, consentendo loro di rimanere insieme nonostante abbiano cariche opposte. La forza nucleare forte è essenziale per sostenere la stabilità degli atomi e garantire che gli elementi chimici siano stabili e sostanzialmente invariati nel tempo.

Ma tutto questo è valido anche nella nostra dimensione. Ci deve essere una superforza che tiene insieme i poli uguali e opposti. Che, altrimenti, se ne andrebbero per conto loro, smontando l’immensa architettura. Qual è questo sistema di equilibrio?

Le forze contrapposte possono essere equilibrare da un sistema che le tiene insieme. Questo sistema di equilibrio può essere rappresentato da varie condizioni o meccanismi che agiscono per mantenerle in un stato di stabilità. Ad esempio, in un'opera architettonica le forze di spinta e controspinta possono essere equilibrate tramite l'uso di elementi strutturali di supporto, come archi, travi, pilastri, fondazioni ben progettate e così via. Inoltre, il design delle strutture architettoniche tiene conto di tutte le forze coinvolte per garantire che la costruzione sia stabile e sicura.

Inoltre, in fisica, esistono anche leggi come la terza legge di Newton (azione e reazione) che illustrano come le forze contrapposte si bilanciano a vicenda. Queste leggi fondamentali della fisica aiutano a spiegare come le forze interagiscono e si compensano reciprocamente.

In generale, le forze contrapposte possono essere tenute insieme da un equilibrio tra i vari elementi coinvolti nel sistema, che possono essere fisici, strutturali o legati alle leggi della fisica.

Insomma, è la stessa legge di equilibrio che tiene insieme le due forze contrapposte; non c’è bisogno di una terza forza.

È proprio l’insieme di spinte e controspinte che tiene in piedi l’universo. Se vincesse la spinta o la controspinta. Tutto crollerebbe come un castello di carte.

Ecco perché, nel mondo umano, non appena appare il bene, appare il male. È per una questione di equilibrio, non di morale. O, se volete, la morale è proprio una forma di equilibrio.

O forse pensate che un giorno vincerà il bene? Non è possibile. Non auguriamocelo, perché quel giorno finirà tutto.

L’equilibrio va mantenuto; e quindi il male, che è utile …proprio al bene. Vedete come è fatto il mondo? Ecco perché quando sento dire che Dio è il Dio del bene, mi viene da ridere. Dio, l’Origine, non può che essere al di là del bene e del male, al di là delle contrapposizioni. Proprio perché, essendo origine, deve comprendere in sé anche la fine, il bene e il male. Non può che essere la cornice, che non esiste, perché non c’è bisogno di cornice. O è la Forza ultima. Ma se è ultima....

Sembra piuttosto un rimando infinito.

 

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