L’universo è come quelle
spettacolari costruzioni umane che non si sa come facciano a stare in piedi,
come certi ponti o certe volte a crociera. Il fatto è che queste ardite
architetture sono fondate su un gioco di spinte e controspinte che assicurano
la stabilità… almeno per un certo periodo. Ma, a lungo andare, tutto crolla,
tutto deve crollare, per il semplice fatto che è… costruito.
Questa è una legge inderogabile.
Tutto si muove, tutto si trasforma, tutto passa da una forma all’altra. Niente
si crea, niente si distrugge ma tutto si trasforma.
Però qui arriviamo ai paradossi. Se
tutto si trasforma o muore sotto una forma per apparire sotto un’altra, questa
legge non muta. Se tutto cambia (e come si può negarlo?), questa legge non
cambia. Se tutto è relativo, questa legge è assoluta. Il che è logico da un
punto di vista della logica contraddittoria che sta alla base di tutto.
Gli opposti, in realtà, si sostengono a vicenda – attraverso le spinte e controspinte.
Quindi, l’assoluto deve esistere se esiste il relativo, la stasi deve esistere
se esiste il movimento. L’oggettivo deve esistere se esiste il soggettivo. L’in-sé
deve esistere se esistonoe il per-sé o il per-altro.
E questo non per un semplice fatto
mentale e grammaticale, ma per come è fatta la realtà stessa. In altri termini
le strutture del pensiero riflettono le strutture della percezione che
riflettono le strutture della coscienza che riflettono le strutture fisiche,
che sono duali, antinomiche. Ma, se i poli delle antinomie o diadi sono uguali
e contrari, e perciò si respingono e si attraggono, sono pur sempre
tenuti insieme da una forza. E qual è?
Il fenomeno è ben visibile nel
simbolo dello yang-yin, in cui le due polarità uguali ma contrarie, sono
inscritte in un unico cerchio. Oppure sono visibili nella fisica delle
particelle, dove la forza che tiene insieme negli atomi le particelle
contrapposte è la forza nucleare forte. La forza nucleare forte è una delle
quattro forze fondamentali della natura ed è responsabile della coesione
all'interno del nucleo atomico. Essa è molto potente e previene la repulsione
elettrostatica tra le particelle cariche positivamente nel nucleo, consentendo
loro di rimanere insieme nonostante abbiano cariche opposte. La forza nucleare
forte è essenziale per sostenere la stabilità degli atomi e garantire che gli
elementi chimici siano stabili e sostanzialmente invariati nel tempo.
Ma tutto questo è valido anche nella
nostra dimensione. Ci deve essere una superforza che tiene insieme i
poli uguali e opposti. Che, altrimenti, se ne andrebbero per conto loro,
smontando l’immensa architettura. Qual è questo sistema di equilibrio?
Le forze contrapposte possono
essere equilibrare da un sistema che le tiene insieme. Questo sistema di
equilibrio può essere rappresentato da varie condizioni o meccanismi che
agiscono per mantenerle in un stato di stabilità. Ad esempio, in un'opera
architettonica le forze di spinta e controspinta possono essere equilibrate
tramite l'uso di elementi strutturali di supporto, come archi, travi, pilastri,
fondazioni ben progettate e così via. Inoltre, il design delle strutture
architettoniche tiene conto di tutte le forze coinvolte per garantire che la
costruzione sia stabile e sicura.
Inoltre, in fisica, esistono anche
leggi come la terza legge di Newton (azione e reazione) che illustrano come le
forze contrapposte si bilanciano a vicenda. Queste leggi fondamentali della
fisica aiutano a spiegare come le forze interagiscono e si compensano
reciprocamente.
In generale, le forze contrapposte
possono essere tenute insieme da un equilibrio tra i vari elementi coinvolti
nel sistema, che possono essere fisici, strutturali o legati alle leggi della
fisica.
Insomma, è la stessa legge di
equilibrio che tiene insieme le due forze contrapposte; non c’è bisogno di una
terza forza.
È proprio l’insieme di spinte e
controspinte che tiene in piedi l’universo. Se vincesse la spinta o la
controspinta. Tutto crollerebbe come un castello di carte.
Ecco perché, nel mondo umano, non
appena appare il bene, appare il male. È per una questione di equilibrio, non
di morale. O, se volete, la morale è proprio una forma di equilibrio.
O forse pensate che un giorno
vincerà il bene? Non è possibile. Non auguriamocelo, perché quel giorno finirà
tutto.
L’equilibrio va mantenuto; e quindi
il male, che è utile …proprio al bene. Vedete come è fatto il mondo? Ecco
perché quando sento dire che Dio è il Dio del bene, mi viene da ridere. Dio, l’Origine,
non può che essere al di là del bene e del male, al di là delle
contrapposizioni. Proprio perché, essendo origine, deve comprendere in sé anche
la fine, il bene e il male. Non può che essere la cornice, che non esiste,
perché non c’è bisogno di cornice. O è la Forza ultima. Ma se è ultima....
Sembra piuttosto un rimando infinito.
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