Tutti conoscono l’ultima trovata di
Elon Musk: ha impiantato un elettrodo nel cervello di un uomo paralizzato per
far sì che possa comunicare col solo pensiero con un computer. E pare che la
cosa funzioni, pur essendo invasiva e avendo vari problemi.
Era inevitabile che qualcuno prima
o poi ci provasse. I tempi sono maturi. Immettere direttamente dei chip nel
cervello per captare l’aspetto elettrico dei pensieri. Ma questo uomo-macchina
sarebbe un mostro con della ferraglia in testa. Un Frankenstein.
No, la vera rivoluzione verrà
quando si riuscirà a influenzare direttamente con la mente (non col cervello)
la realtà.
Questo già avviene nel sistema
psicosomatico e attraverso le azioni umane, che cambiano il mondo. Ma nessuno è
mai riuscito a influenzare qualcosa direttamente col pensiero. Compiere
un’operazione mentale cui corrisponda un’operazione materiale – il sogno di
tutti gli uomini.
L’ipotesi si basa sull’idea che il
pensiero-mente è già connesso con la realtà. Il cervello-mente non è un
semplice pezzo di materia che è riuscito a pensare e a essere cosciente, quasi
fosse una secrezione, uno sperma (non per nulla si parla di spremere il
cervello). Io spremo il cervello e quello secerne un pensiero. Non è così. A
parte il fatto che i pensieri, i sentimenti e le emozioni non sono “prodotti”
ma spesso si presentano loro alla mente (cioè non siamo noi i soggetti dei
movimenti mentali), questa è una visione rozza e meccanicistica.
In realtà il pensiero-coscienza è già legato, connesso e
intrecciato con la materia, che non potrebbe esistere da sola, separata. La
coscienza è materia e la materia è coscienza. La materia esiste perché esiste
il suo contrario: la coscienza. E la coscienza esiste perché esiste il suo
contrario: la materia. Si tratta della diade
basilare. Ovvero la coscienza fa essere la materia e la materia fa
essere la coscienza. Sono due aspetti di una stessa cosa. La materia non è del
tutto materiale e la mente non è del tutto mentale. La materia è mente e la
mente è materia. Gli enti sono una combinazione dei due principi, che sono
uguali per potenza e contrari per senso.
È il solito discorso delle
antinomie, che esistono simultaneamente nella realtà e nella mente. E l’una
contraddice ma supporta l’altra.
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