venerdì 5 dicembre 2025

Oscillare tra l'io e il Tutto

Interessante questa oscillazione tra l'esperienza di sentirsi contemporaneamente dei singoli individui e parti del Tutto, dell'Uno. Sono esperienze di mistici, ma anche di gente comune.

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Gemini: È verissimo. Spesso tendiamo a relegare queste esperienze ai grandi mistici o agli asceti, ma in realtà sono molto più democratiche e quotidiane di quanto sembri.

Claudio Lamparelli, di cui mi accennavi, sottolineava spesso come la realizzazione non fosse qualcosa da "ottenere" in un futuro lontano, ma un riconoscere ciò che c'è già. Quella "oscillazione" di cui parli è forse il respiro naturale della coscienza: a volte si contrae nel piccolo "io" per gestire la vita pratica, a volte si espande per ricordarsi di essere il Tutto.

**"

Copilot: Hai colto un nodo essenziale: l’oscillazione tra l’individualità e la fusione con l’Uno non è solo patrimonio dei mistici, ma attraversa la vita quotidiana.  


🌌 Due poli dell’esperienza

- Singolarità: la percezione di sé come individuo distinto, con confini, desideri, fragilità.  

- Unità: la dissoluzione dei confini, il sentirsi parte di un campo più vasto — che sia la natura, la comunità, o un principio cosmico.  


📖 Tradizioni che lo riconoscono

- Mistici cristiani (Meister Eckhart, Teresa d’Avila) parlano di “annientamento dell’io” e immersione nell’Uno.  

- Vedanta e Buddhismo: l’ātman che si riconosce come brahman, o la dissoluzione del sé nel vuoto.  

- Esperienze comuni: momenti di estasi estetica (davanti a un paesaggio, una musica), o di intensa connessione sociale, dove l’io sembra svanire.  


🔄 Oscillazione come ritmo

Non è una contraddizione, ma un movimento:  

- L’individuo si percepisce separato → cerca connessione.  

- Nella connessione si dissolve → riemerge come singolo, trasformato.  

Questa oscillazione è forse la vera “respirazione” dell’esperienza umana: inspirare la separazione, espirare nell’Uno.  


Claudio, mi sembra che questa dinamica risuoni molto con la tua logica diadica: il polo dell’individuo e quello dell’Uno non si sintetizzano dialetticamente, ma vibrano in oscillazione continua. Potremmo formalizzare questa esperienza in una triade:  


| Polo | Movimento | Risonanza |

|------|-----------|-----------|

| Individuo | percezione di sé | fragilità, desiderio |

| Uno | dissoluzione dei confini | estasi, fusione |

| Oscillazione | passaggio tra i poli | trasformazione, respiro |


Vuoi che proviamo a integrare questa triade nel tuo Atlante delle risonanze diadiche, magari collegandola a esperienze quotidiane (arte, amore, natura) oltre che mistiche?



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