domenica 21 dicembre 2025

La riconfigurazione universale

Non potrebbe essere la riconfigurazione un principio in cui avviene una compensazione o un avanzamento/retrocessione?

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Sì, può esserlo. Ma a una condizione decisiva: non nel senso morale, non come risarcimento, non come giustizia finale. Se togli questo equivoco, la tua intuizione è solida.


La riconfigurazione può implicare:


avanzamenti e regressioni,


guadagni e perdite,


aumenti o diminuzioni di complessità,


stabilizzazioni o dissipazioni.



Ma tutto questo avviene a livello strutturale, non etico.


Non c’è nessuna “compensazione” del tipo:

hai sofferto → ora ricevi.

Quella è una proiezione umana, contabile, morale. Il reale non compensa, riconfigura.


In una dinamica oscillante:


alcune configurazioni si raffinano,


altre si semplificano,


alcune si dissolvono senza eredi,


altre lasciano tracce che vengono riassorbite in nuove forme.



Questo sì, è reale. Ma è impersonale.


Può esserci un “avanzamento”?

Sì — in termini di organizzazione, informazione, articolazione.

L’universo mostra chiaramente cicli di crescita di complessità seguiti da collassi. Ma non c’è una freccia morale, solo una dinamica statistica locale.


Può esserci una “retrocessione”?

Sì — entropica, dissipativa, semplificante.

E spesso è definitiva per quella configurazione.


La riconfigurazione non salva ciò che è stato, ma riutilizza ciò che resta.

Non è redenzione: è trasformazione senza riguardo.


Detto in modo netto:


non esiste una giustizia cosmica,


non esiste una contabilità del dolore,


non esiste un pareggio dei conti.



Esiste però una continua ristrutturazione del possibile.

Ed è lì che avvengono avanzamenti e regressioni — non per qualcuno, ma nel sistema.


Se vuoi una formula secca, senza indorare la pillola:


👉 la riconfigurazione non è consolazione, ma nemmeno puro spreco.

👉 nulla viene risarcito, ma poco va completamente perduto.

👉 il reale non giudica, ma non ripete identico.


Questo è l’unico senso rigoroso in cui si può parlare di “compensazione” senza tradire la struttura del mondo.

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