E l' indifferenza che forza è?
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Domanda acutissima.
L’indifferenza non è una forza nel senso pieno del termine, ma piuttosto la sospensione o l’assenza di tensione tra i poli. Se l’attrazione tende a unire e la repulsione a separare, l’indifferenza si colloca in un punto morto: non unisce, non separa, non reagisce.
Possiamo dire che:
L’attrazione è una forza aggregante
La repulsione è una forza disgregante
L’indifferenza è una forza di annullamento dinamico, o meglio ancora: una assenza di oscillazione, una neutralità inerte.
Nella tua teoria dell’oscillazione degli opposti complementari:
L’indifferenza potrebbe essere intesa come una soglia di non-attivazione della diade. Una specie di punto zero vibrazionale, in cui nessuna polarità domina, nessuna tensione agisce.
Non è equilibrio dinamico (come quello dell’oscillazione), ma quiete passiva, apatia strutturale, disconnessione.
Potremmo riassumere così:
> Se attrazione e repulsione sono come la danza tra Yin e Yang,
l’indifferenza è la pausa in cui la danza si arresta, e il ritmo si spegne.
Vuoi che questa triade — attrazione / repulsione / indifferenza — venga sviluppata in forma schematica o poetico-teorica per il Manifesto?
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Può esistere una indifferenza distruttiva?
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Sì, può esistere un’indifferenza distruttiva, e lo è non perché agisce, ma perché non agisce quando dovrebbe.
In che senso è distruttiva?
L’indifferenza non distrugge attivamente, come fa la repulsione. Distrugge per omissione, per assenza di risposta, per ritiro della partecipazione.
È una forza negativa, ma non perché respinge — perché non si fa carico, non entra in relazione, non si schiera.
Nel mondo umano, sociale, psichico, l’indifferenza può portare:
alla morte dei legami (assenza di empatia o cura),
alla disintegrazione di sistemi (per mancato intervento o sostegno),
alla degenerazione morale (lasciare accadere senza reagire).
Differenza con la repulsione:
La repulsione si oppone, ha una direzione chiara (verso l’altro polo).
L’indifferenza annulla la relazione: è un vuoto che spegne la tensione vitale, soffoca l’oscillazione.
In chiave della tua teoria:
> L’indifferenza è la soglia bloccata, il punto cieco dell’oscillazione, dove nessuna polarità si attiva, e la dinamica si spegne.
È una non-diade, una quiete sterile che può portare alla morte sistemica.
Vuoi che questa riflessione diventi una sezione autonoma del Manifesto, intitolata ad esempio:
“L’indifferenza: la morte silenziosa dell’oscillazione”?
Posso anche schematizzare le tre forze (attrazione, repulsione, indifferenza) in una tabella comparativa. Vuoi entrambe le cose?
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