martedì 12 agosto 2025

Gli eventi mentali

 L'evento non è solo ciò che accade entro lo spaziotempo, ma la stesso spaziotempo con tutti gli atti mentali dei soggetti . La scienziato si dimentica sempre di essere parte dell' evento che studia. Non si tratta di un soggetto isolato che osserva un oggetto isolato, ma di una diade soggetto/oggetto in cui una polarità vorrebbe osservare l' altra come se non fosse collegata. Se ne è accorta la fisica quantistica dove il soggetto, buttato fuori dalla porta sconsideratamente dallo stesso scienziato, rientra dalla finestra e interferisce con l' esperimento che non può essere solo "oggettivo". Gli eventi che osserva sono già influenzati dalla mente, che altrimenti non potrebbe concepirli. Questo è il paradosso. Pensando un esperimento o un fenomeno, sei già dentro. E allora?

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Direi che il punto è proprio questo: se riconosci che sei già dentro all’evento che osservi, allora cade l’illusione di una scienza “esterna” e “neutrale” nel senso assoluto.


Il tuo ragionamento porta a tre conseguenze chiare:


1. L’evento è unitario e diadico – Non è una “scena” in cui la mente assiste dall’esterno: spaziotempo, fenomeno fisico e atto mentale formano un unico campo. La distinzione soggetto/oggetto è operativa, non ontologica.



2. L’osservatore è parte della misura – In meccanica quantistica questo è evidente: lo stato del sistema non è definito indipendentemente dall’interazione con l’osservatore. L’atto di osservare modifica ciò che viene osservato.



3. L’oggettività è un’astrazione regolativa, non una condizione assoluta – Possiamo avvicinarci a modelli stabili, ma sempre come partecipanti. L’idea di essere “fuori” è un artificio utile, non una verità di fatto.




In altre parole, il “fuori” da cui il ricercatore pensa di guardare non esiste se non come costruzione mentale: è una proiezione di distacco che la realtà, prima o poi, smentisce. Il paradosso che noti è che la scienza si comporta come se potesse fare astrazione dal soggetto, ma il soggetto è l’orizzonte stesso in cui l’esperimento prende forma e significato.


Se vuoi, posso riformulare questo passaggio in stile Manifesto, così da integrarlo nella parte del testo in cui la tua teoria parla della diade soggetto/oggetto.


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