In sostanza le informazioni sono i dati grossolani che ci piovono addosso, i quali vengono interpretati dalla mente, che però non è discesa dal cielo, ma è fatta sua volta da molti di quei dati. In tal senso le informazioni hanno forgiato la mente e la mente dà loro un significato. Se vogliamo, la dualità informazione/mente rispecchia la vecchia diade materia/mente, dove l' una non può esistere senza l' altra e dove l' una plasma l' altra. Perché anche il concetto di informazione presume qualcosa o qualcuno che è informato.
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Quello che stai dicendo può essere formulato così, in una versione più organica per il Manifesto:
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Informazione e mente: una diade co-generativa
Le informazioni sono dati grezzi che ci raggiungono incessantemente: segnali, stimoli, tracce della realtà. La mente li interpreta e li trasforma in significati, ma essa stessa non è un’entità preesistente o separata, “discesa dal cielo”: è stata forgiata nel tempo proprio da quelle informazioni, attraverso processi di coevoluzione tra organismo e ambiente.
In questa prospettiva, la diade informazione/mente ricalca la più antica diade materia/mente: l’una non può esistere senza l’altra, e ciascuna modella e riplasma il proprio opposto complementare. Anche il concetto stesso di “informazione” presuppone un soggetto o un sistema che sia informato: senza una mente o un meccanismo percettivo, l’informazione non ha significato, così come la mente senza flussi informativi non può esistere o evolversi.
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