venerdì 31 dicembre 2021

La competizione universale

 

Certo, lo sport va incoraggiato, ma è pur sempre una competizione – il desiderio di arrivare primi, di battere qualcuno o se stessi. Competizione è rivalità, quella rivalità, quella lotta, quel dissidio, quella contesa, quella guerra, che è pur sempre il segno distintivo degli esseri viventi (e quindi una legge della creazione da parte di un eventuale Dio). E qui va ricordata la risposta di Gesù data ai suoi discepoli che, non avendo capito nulla del messaggio del maestro, discutevano su chi fosse tra loro “il più grande”: “Se uno vuol essere il primo sia l’ultimo di tutti!” Un risposta degna di un maestro zen.

E, poiché sono pochi che capiscono questo messaggio e quasi tutti vogliono essere i primi o tra i primi, il risultato è che nel mondo c’è sempre guerra.

Ma non si tratta solo degli uomini; in tutta la natura è così. Tutti gli esseri viventi sono costretti a lottare fra loro per accaparrarsi il cibo, le femmine o il potere.

Insomma di questo principio non sono responsabili gli uomini, ma chi ha dato origine alla vita. Gli uomini però sono in grado di ragionare e di essere consapevoli e quindi ci aspetteremmo che almeno i più evoluti cercassero di portare armonia e collaborazione, non competizione.

Chi è dunque il nuovo dio? Non certo il Padre, ma un figlio consapevole perché capace di meditare.

Comunque, attenzione alle ambizioni nascoste. Perché anche questa storia del farsi ultimi può essere un modo per farsi primi.


2 commenti:

  1. Buon anni a lei e a tutti gli utenti del blog, auguri a che questo blog abbia lunga vita .

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  2. Purtroppo cambiano gli anni, ma il mondo e gli uomini restano quelli che sono. E non c'è Salvatore che tenga.
    Se non siamo consapevoli di questo, semplicemente ci illudiamo.
    Dobbiamo cambiare noi stessi e tutti. Un compito gigantesco.

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