Guardando tanti documentari
naturalistici, ci si rende conto di come è fatto il mondo, delle regole che
deve seguire. Una di queste è che tutti gli esseri viventi debbono mangiare –
mangiare altra vita, animale o vegetale.
Vediamo le madri degli animali che amano
e difendono i loro cuccioli, ma poi sono costrette a divorare i figli altrui.
Anche le madri umane fanno lo stesso: amano e proteggono i loro piccoli, ma,
per nutrirli, devono uccidere i piccoli altrui. Per esempio, danno loro da
mangiare polli e vitelli.
Per vivere bisogna mangiare e, per
mangiare, bisogna uccidere. Perché la vita si nutre di altra vita. È una legge fondamentale.
Se crediamo in un Dio creatore,
dobbiamo concludere che questa legge feroce è un suo prodotto.
Ma come si concilia questa idea di un
Creatore macellaio con l’altra di un Dio che sarebbe tutto amore e bontà? C’è
un’evidente contraddizione.
Ecco perché è difficile che questo
mondo violento e crudele sia stato creato da un Dio buono. O è stato creato da
un Dio cacciatore o si è creato da solo.
Se ci piace mangiare, ci piace
uccidere. Non ne faccio una questione di essere vegetariani. Non basterebbe.
Anche le zucchine o il grano sono esseri viventi – e, se potessero parlare,
direbbero che non gradiscono di essere mangiate.
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