Se ragioniamo in termini di bene e di
male, vuol dire che abbiamo un ideale. Ma la realtà ha una caratteristica unica
– non sa che farsene dei nostri valori. Non ha come pretesa la vittoria del
bene sul male. Deve mantenere l’equilibrio tra i due, altrimenti salterebbe
tutto.
Per noi è giusto valutare le cose in
base ai nostri interessi: questo ci va bene, questo ci va male; questo ci fa
piacere, questo non ci piace; questo ci dà gioia, questo ci dà dolore; questo è
un vantaggio, questo è uno svantaggio... Ma al mondo non importa niente. L’universo
ha altri valori, che convergono nella sua conservazione. E non è detto che il
nostro bene coincida con il bene del tutto.
L’universo ha bisogno anche del male. E
dunque anche il male è bene.
Su questo punto non ragioniamo mai.
Che cosa c’è per noi di peggiore della
malattia, della vecchiaia e della morte? Ma per il tutto sono un bene,
altrimenti non ci sarebbero.
I nostri valori e i valori cosmici non
coincidono, anzi spesso divergono. Dobbiamo distinguere la morale umana, nata
per salvaguardare le nostre società, dalla morale universale. L’universo non è
umano.
Da meditare.
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