Non si è mai visto Dio in un rituale.
Il rito, il rituale, nasce dall’idea presuntuosa
che, compiendo determinate azioni, si possa costringere Dio o un dio ad apparire
o a eseguire la volontà di chi lo esegue – un’idea antica quanto l’uomo.
Ma non si è mai visto Dio in un
rituale. Così come non si è mai visto Dio in una chiesa o in un tempio.
Gli uomini non desidererebbero altro.
Ma “Dio” non ubbidisce, non si fa relegare nel piccolo, nel limitato.
Perché allora i rituali con tale
accanimento?
Forse ha ragione Freud. Il rito
religioso è il sintomo della “nevrosi ossessiva” dell’umanità. Coazione a
ripetere. Necessità di eseguire certe azioni per sfuggire al confronto con il
Terribile, ossia all’angoscia della propria nullità.
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