Un paradiso ideale dovrebbe essere
immobile, senza evoluzione. Perché ogni divenire dovrebbe accogliere in sé
anche gli elementi dialettici del male.
Ma cosa ce ne faremmo di un paradiso
pietrificato? Non sarebbe per niente piacevole. La realtà deve insomma
comportare il movimento e il cambiamento.
Questo dimostra che non era possibile
costruire un mondo senza male.
Un mondo senza male sarebbe un mondo
senza bene. Insomma, è il dilemma di Dio.
La perfezione non sa di niente.
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