Capisco coloro che diventano vegetariani o vegani perché provano
disgusto al pensiero degli animali uccisi per trasformarli in cibo. In effetti
sia l’allevamento intensivo sia la soppressione degli animali provocano un
senso di orrore in chiunque ne sia consapevole.
Ma se credete in un Dio solo amore e pace, come la mettete?
Perché questa legge dell’uccisione degli animali per farne cibo è scritta nella
natura. Fin dai tempi dei primi uomini, abbiamo dato la caccia agli animali per
mangiarli e mandare avanti la vita.
E non solo noi, ma tutti gli animali devono dare la caccia agli altri animali, sbranarli ancora vivi e
ucciderli brutalmente perché non possono certo diventare vegetariani. Il pesce grande
deve mangiare il pesce piccolo, il leone deve sbranare la gazzella e gli
uccelli devono mangiare gli insetti.
Ora non possiamo dire che questa legge crudele ce la siamo
inventata noi. È proprio la natura che è violenta e prevede questi sistemi.
Chi l’ha creata? Non doveva essere un animo sottile e delicato. Era una
specie di macellaio – il macellaio
cosmico. Tutto è violento in natura: non per nulla l’universo nasce da un’esplosione
e, ogni momento, ci sono stelle e pianeti che si distruggono a vicenda o che
saltano in aria.
È una violenza apocalittica, che non si cura dei singoli
individui. Come noi schiacciamo le formiche o gli scarafaggi con noncuranza,
così la violenza può schiacciare noi in ogni momento. E non parliamo delle
malattie, che possono uccidere chiunque, senza riguardi per nessuno, buono o
cattivo.
Insomma, tutto nasce dalla violenza, dal conflitto, che mette gli
uni contro gli altri, della stessa specie o di altre, per la sopravvivenza.
Se cedete in Dio, allora la colpa è sua.
E poi, scusate, le povere piante che uccidiamo e mangiamo, siete
sicuri che non abbiano una loro sensibilità? Tutto dimostra che hanno anche
loro sentono. E l’albero che sta per essere abbattuto o il fiore reciso o il
povero cavolo sono terrorizzati quando capiscono che qualcuno vuole togliere loro
la vita.
Il cibo è sempre una forma di vita che procura l’energia
necessaria a mantenere corpo e mente. Senza cibo, morireste in pochi giorni e
la vostra coscienza si spegnerebbe. Del resto perfino il senso di essere ha
bisogno di cibo, e questo vuol dire che anche i livelli più elevati di pensiero
e coscienza ci sono trasmessi dagli alimenti.
La vita si nutre di altra vita, non c’è niente da fare: dovete
uccidere se volete vivere. Con buona pace di Gesù, che predicava l’amore e
magari si mangiava un pesce o un agnello senza pensarci.
In conclusione, anche se provate pietà per i poveri animali
uccisi, non sfuggirete alla violenza, inflitta o subita. Quindi regolatevi come
volete, ma tenete presente che dovrete nutrirvi comunque di altra vita.
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